LVII. Piacevole risposta dello stesso poeta

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Poggio Bracciolini - Facezie di Poggio Fiorentino (1438-1452)
Traduzione dal latino di Anonimo (1884)
LVII. Piacevole risposta dello stesso poeta
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LVII

Piacevole risposta dello stesso poeta.


Lo stesso Dante pranzava un giorno fra Cane della Scala il vecchio e il giovane, e i servi d’entrambi, per burlarsi di lui, gli gittarono tutte le ossa di nascosto dinanzi a’ piedi; tolta la mensa, tutti si rivolsero verso di lui meravigliati che solo dinanzi a lui si vedessero le ossa. E Dante, che era pronto alla risposta: “Non v’è da far meraviglia, disse, se i Cani mangiarono le ossa; io non sono un Cane.”