LIII. Di un tal che ferì Ridolfo tirando l’arco

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Poggio Bracciolini - Facezie di Poggio Fiorentino (1438-1452)
Traduzione dal latino di Anonimo (1884)
LIII. Di un tal che ferì Ridolfo tirando l’arco
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LIII

Di un tal che ferì Ridolfo tirando l’arco.


Alcuni cittadini di Camerino passavano un giorno il loro tempo esercitandosi fuor delle mura al tiro dell’arco; e un tale mal destro lanciò la freccia e ferì lievemente Ridolfo che assisteva di lontano. Costui fu preso, e, fra i varî pareri che si enunciavano su la pena da infliggergli, poichè in questa guisa ciascuno credeva di procurarsi la grazia del Principe, uno propose che gli si tagliasse la mano perchè non tirasse più d’arco. Ridolfo comandò che lasciassero l’uomo, dicendo che quella sentenza sarebbe stata efficace se fosse stata eseguita prima ch’egli fosse ferito. Risposta piena di umanità e di prudenza.