CCXXX. Di una giovine che fu burlata da un marito vecchio

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Poggio Bracciolini - Facezie di Poggio Fiorentino (1438-1452)
Traduzione dal latino di Anonimo (1884)
CCXXX. Di una giovine che fu burlata da un marito vecchio
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Di una giovine che fu burlata da un marito vecchio.


Un Fiorentino, già vecchio, condusse in moglie una giovine, che aveva appreso dalle matrone a resistere la notte alle prime violenze del marito, ed a non cedere la fortezza al primo assalto. E rifiutò. E l’uomo, che a navigar per quel mare aveva spiegate tutte le vele, quando la vide così ritrosa, le chiese del perchè non fosse docile seco. E la vergine disse che ciò era per dolor di capo, e l’uomo, ritirati gli ordegni, si volse sull’altro lato e dormì fino all’alba. La ragazza, quando s’accorse che ei non la cercava, dolente del consiglio che le avevano dato, destò il marito e gli disse che il capo più non le doleva. Ed egli: “Ora mi duole la coda,” rispose, e lasciò la moglie vergine com’era. Perchè è ben fatto ricevere le cose buone tosto che vengono offerte.