Facezie (Poggio Bracciolini)/157
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Traduzione dal latino di Anonimo (1884)
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CLVII
Di un usuraio di Vicenza.
Un usuraio di Vicenza invitava spesso un frate, che era uomo di grande autorità e che spesso predicava al popolo, a fare una predica contro gli usurai, imprecando con tutte le forze contro quel vizio che era fra tutti il più radicato nella città; e ripeteva questo invito con tanta insistenza da riuscire molesto. Meravigliato un tale che egli così continuamente insistesse perchè fosse vituperato il mestiere che egli stesso faceva, gli chiese a che volesse riuscire con le sue sollecitazioni: “Qui,
rispose l’usuraio, sono moltissimi che dànno a prestito con usura, e poca gente viene da me e non guadagno niente. Ma se gli altri si persuadessero di smettere, io farei il guadagno che ora tutti assieme fanno.” Questa storia mi narrò ridendo quel frate.