Facezie (Poggio Bracciolini)/123
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Traduzione dal latino di Anonimo (1884)
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CXXIII
Facezia di un tale sopra l’inviato
di quelli di Perugia.
Nel tempo in cui i Fiorentini avevano guerra col pontefice Gregorio, i Perugini che avevano abbandonato il Papa, mandarono legati a Firenze a chiedere aiuto; uno di costoro, che era un dottore, uscì con un lungo discorso, e alle prime parole, come proemio, disse: “Dateci del vostro olio.” Un uomo allegro, che detestava quei magniloquenti discorsi, lo interruppe: “Di quale olio intendi tu dire? Veniamo a domandare soldati e tu dimandi l’olio? Ti sei forse dimenticato che armi e non olio noi veniamo a richiedere?” E poichè quegli rispose che erano parole della Santa Scrittura: “Bella cosa! rispose l’altro; noi siamo nemici della Chiesa e tu invochi la Santa Scrittura!” Risero tutti della facezia di quell’uomo, che con le dette parole si burlò della soverchia prolissità del discorso del dottore e potè così venire all’argomento.