CXX. Facezia del celebre Dante

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Poggio Bracciolini - Facezie di Poggio Fiorentino (1438-1452)
Traduzione dal latino di Anonimo (1884)
CXX. Facezia del celebre Dante
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CXX

Facezia del celebre Dante.


Quando Dante, nostro poeta fiorentino, era esule in Siena, un dì, nella chiesa dei Minori, stava col gomito appoggiato su di un altare rivolgendo i suoi pensieri nell’animo, e gli si accostò un tale a richiederlo di non so qual cosa noiosa. E Dante: “Dimmi dunque, gli chiese, qual’è la più grossa di tutte le bestie?” “ [p. 84 modifica]L’elefante,” rispose l’altro. “Or bene, soggiunse Dante, lasciami stare, o elefante, chè io penso a cose più importanti delle parole tue; e non voler esser noioso.”