Ezechiele (Diodati 1821)/capitolo 4
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Il disegno dell’assedio di Gerusalemme.
2 E ponvi l’assedio, e fabbrica delle bastie contro ad essa, e fa’ contro a lei un argine, e ponvi campo, e disponi contro a lei d’ogn’intorno dei trabocchi.
3 Prenditi eziandio una piastra di ferro, e ponila per muro di ferro fra te, e la città; e ferma la tua faccia contro ad essa, e sia assediata, e tu assediala. Questo è un segno alla casa d’Israele. 4 Poi giaci sopra il tuo lato sinistro, e metti sopra esso l’iniquità della casa di Israele; tu porterai la loro iniquità per tanto numero di giorni, quanti tu giacerai sopra quello.
5 Ed io ti ordino gli anni della loro iniquità, secondo il numero de’ giorni che tu giacerai così, che saranno trecennovanta giorni; e così porterai l’iniquità della casa d’Israele.
6 E, quando tu avrai compiuti questi giorni, giaci di nuovo sopra il tuo lato destro, e porta l’iniquità della casa di Giuda per quaranta giorni; io ti ordino un giorno per un anno.
7 E ferma la tua faccia all’assedio di Gerusalemme, e sbracciati, e profetizza contro ad essa.
8 Ed ecco, io ti metto delle funi addosso, e tu non potrai voltarti da un lato in su l’altro, finchè tu non abbi compiuti i giorni del tuo assedio.
9 Prenditi eziandio del frumento, e dell’orzo, e delle fave, e delle lenti, e del miglio, e della veccia; e metti quelle cose in un vasello, e fattene del pane, e di quello mangia tutti i giorni che tu giacerai sopra il tuo lato, cioè trecennovanta giorni.
10 E sia il tuo cibo che tu mangerai di peso di venti sicli per giorno; mangialo di tempo in tempo.
11 Bevi eziandio l’acqua a misura, la sesta parte d’un hin per giorno; bevi di tempo in tempo.
12 E mangia una focaccia d’orzo, che sia cotta con isterco d’uomo; cuocila in lor presenza.
13 E il Signore disse: Così mangeranno i figliuoli d’Israele il pan loro contaminato, fra le genti dove io li scaccerò1.
14 Ed io dissi: Ahi Signore Iddio! ecco, la mia persona non è stata contaminata, e non ho mai, dalla mia fanciullezza infino ad ora, mangiato carne di bestia morta da sè, nè lacerata dalle fiere2; e non mi è giammai entrata nella bocca alcuna carne abbominevole.
15 Ed egli mi disse: Vedi, io ti do sterco di bue, in luogo di sterco d’uomo: cuoci con esso il tuo pane.
16 Poi mi disse: Figliuol d’uomo, ecco, io rompo il sostegno del pane in Gerusalemme; ed essi mangeranno il pane a peso, e con angoscia; e berranno l’acqua a misura, e con ismarrimento;
17 acciocchè pane ed acqua manchino loro, e sieno smarriti, riguardandosi l’un l’altro, e si struggano per la loro iniquità.
Note
- ↑ Os. 9. 3.
- ↑ Es. 22. 31. Lev. 11. 40; 17.15.