Esca dalla sua cuna e goda il giorno
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Oh, chi me 'l crede? Io, che delusi amore | ► |
Questo testo fa parte della raccolta Giuseppe Battista
I
GLI OCCHI BELLI
Esca dalla sua cuna e goda il giorno
di ricondur per suo fanale il sole;
pieghi l’ale la notte ed apra intorno
tremole faci in su l’eterea mole;
de’ vaghi rai fra la minuta prole
fregi Dittinna il luminoso corno;
ché costei tutto il bello adunar suole
negli occhi suoi, d’ogni splendore a scorno.
Oh qual hanno due luci in sé valore!
Talora l’apre ed ha le Grazie ancelle,
talor le chiude ed ha legato Amore.
Le fisa al mare e ’l mar non ha procelle,
l’abbassa al suolo e ’l suol produce il fiore,
l’innalza al cielo e accresce il ciel le stelle.