Ercol, Cibele, Vesta e la Minerva
Questo testo è incompleto. |
◄ | Io non sconfesso, Morte comunale | Per ch' uom ti mostri bel piacer o rida | ► |
Questo testo fa parte della raccolta XVIII. Ser Pietro de' Faitinelli detto Mugnone
IV
Impreca vedendo sovvertiti al mondo i valori morali.
Ercol, Cibele, Vesta e la Minerva
voglio adorare, e rinnegar la fede
di quel tortoso Dio, nel qual uom crede,
4che né diritto né ragion osserva.
Giudeo vo’ diventare: e, di conserva,
d’arianiste e di Fotino erede,
Neron tiranno, Erode e Diomede
8e senza pietá Medea proterva.
A Mecca intendo di finir mia vita,
lá, o’ Macometto giace e sta sospeso
11in aere per virtú di calamita.
Ch’i’ veggio ’l reo montato e’l buon disceso;
drittura, fé, leanza esser perita;
14e, da cui l’uomo serve, essere offeso.