Canzoniere (Rerum vulgarium fragmenta)/Era il giorno ch'al sol si scoloraro
(Reindirizzamento da Era il giorno ch'al sol si scoloraro)
 |
Questo testo è completo. | |
Francesco Petrarca - Canzoniere (Rerum vulgarium fragmenta) (XIV secolo)
III
| ◄ | Per fare una leggiadra sua vendetta | Que' ch'infinita providentia et arte | ► |
Era il giorno ch’al sol si scoloraro
per la pietà del suo factore i rai,
quando i’ fui preso, et non me ne guardai,
ché i be’ vostr’occhi, donna, mi legaro.
Tempo non mi parea da far riparo5
contra colpi d’Amor: però m’andai
secur, senza sospetto; onde i miei guai
nel commune dolor s’incominciaro.
Trovommi Amor del tutto disarmato
et aperta la via per gli occhi al core,10
che di lagrime son fatti uscio et varco:
però, al mio parer, non li fu honore
ferir me de saetta in quello stato,
a voi armata non mostrar pur l’arco.