Er zitellesimo
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti dal 1828 al 1847
ER ZITELLISMO.
È zzitella1 la fijja de Chichì?
Indovinela-grillo2 si sse pò.
Ce so’ cquelli che ddicheno de sì,
4Ce so’ cquelli che ddicheno de no.
Io mo in cusscenza nu’ lo posso dì,
Da cristian battezzato nu’ lo so.
So’ ggàbbole,3 Andrea mia,4 cueste che cqui,
8Che bbisogna vedelle ar pagarò.5
Si tte discessi cuer che ppare a mmé,
Jo sarìa d’oppignone che la dà;
11Co’ tuttosciò che ll’ha nnegata a tté.
Ma ssi tte preme sta materia cqua,
Dimànnelo a ppadron Bebberebbè:
14Lui solo te pò ddì la verità.
28 gennaio 1832. |
Note
- ↑ Zitella, presso il popolo è tanto la non maritata, quanto la vergine, cose fra loro differentissime.
- ↑ Indovinala-grillo, detto dal popolo l’indovinagrillo, è un libretto di sorti, che non lascia di fomentare in molti la superstiziosa speranza di conoscere i suoi [sic] futuri destini. Nel volgere la lancetta di un certo quadrante annesso al libretto, il consultante ripete le parole indovinala-grillo o indovinela-grillo, secondo la sua perizia di lingua.
- ↑ Cabale: operazioni numeriche per vincere al lotto.
- ↑ [V. in questo volume la nota 3 del sonetto: Li protesti ecc., 26 sett. 31.]
- ↑ Pagherò: specie di polizzino inintelligibile, dietro la presentazione del quale è fatto luogo al pagamento del premio in caso di vincita.