Er zenato romano
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1847 e 1849
ER ZENATO ROMANO
Tra le cojjonerie che va facenno
La Santità de Pio Nostro Signore,
Disce che vvò ddismette er Zenatore;1
Ma ccome l’ho crompata io ve la venno.
Male o bbene che ssia, nun me n’intenno;
Perantro ho gran ppavura d’un timore:
Che a Ccampidojjo ce sarà rimore
E a Roma quarche mascellaccio orrenno.
Si er Zenatore armassi li Fedeli,2
Li Scribbi,3 Caporioni4 e Capotori,5
Tutta la frateria de l’Aresceli,6
Tutti li carcerati debbitori...7
Dio mio! me sce s’addrizzeno li peli
A ppenzà ar zangue drento e ar zangue fòri.
5 gennaio 1847
Note
- ↑ [Il 1° gennaio 1847, avendo Pio IX tolto al Senatore il Tribunale criminale di cui era capo (V. la nota 1 del sonetto L’ariscombùssolo ecc., 83 genn. 47), si poteva dire che volesse dismetterlo; perchè a quell’ombra di magistrato non restava più quasi nulla da fare. Ma in realtà Pio IX voleva anzi ridare a lui e al Senato una parte di quelle attribuzioni municipali, che gli altri papi avevano usurpate. E così fece col Motuproprio del 1° ottobre 1847, dal qual giorno cominciò a riaver qualche vita il Municipio romano.]
- ↑ [V. la nota 8 del sonetto: Er presepio ecc., 27 dic. 32.]
- ↑ [Gli scrivani. Ma s'intende che il popolano dà al vocabolo lo stesso valore che ha nella locuzione comunissima: scribi e farisei.]
- ↑ [Veramente, fin dai tempi di Pio VII i Caporioni furono sostituiti dai Presidenti regionari di polizia, su i quali può vedersi il sonetto: Li sparagni, 8 dic. 82. È in Campidoglio ce n’era rimasto solo un vestigio nel così detto Priore de’ Caporioni, il quale insieme co’ tre Conservatori, avendo però semplice voto consultivo, formava la Camera Capitolina, cioè quell’ S. P. Q. R. che il Belli giustamente interpetrava: Soli Preti Qui Regneno]
- ↑ [V. La nota 2 del cit. sonetto: Er presepio ecc., 27. dic. 32.]
- ↑ [Lo scherzo riuscirà più gustoso, se si ripensa che. l’Aracaeli è sul Campidoglio, che la chiesa apparti&ne alla Camera Capitolina, e che la frateria era (el è ancora, mutato loco) numerosissima.]
- ↑ [Nel palazzo centrale del Campidoglio, residenza del Senatore, erano anche “le carceri per le cause attinenti al Tribunale Senatorio, e dei detenuti per debiti civili e commerciali., Moretti, Delle Finanze del Comune di Roma; Roma, 1878.]