Epistolario di Renato Serra/Alla madre - 5 agosto 1905
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Roma, 5 agosto 1905.
Mia cara mamma,
ho ricevuto la tua carissima in data 3; tu avresti già dovuto ricevere, di me, una lettera e una cartolina. Mi dispiacerebbe assai se la Posta le avesse perdute, com’è già accaduto l’altra settimana: a che pro’ aver preso l’abitudine, che mi fa così contento, di scriverti più spesso e più a lungo, se le mie lettere non ti arrivano? A ogni giorno che passa io sento più forte la nostalgia della mia casa, delle facce, delle voci, della compagnia delle persone che mi son care; ogni lettera che mi viene da casa, e che io leggo commentandola lungamente con la fantasia che mi popola il foglio che ho sotto gli occhi di mille ricordi e di mille immagini, è una gran festa per me; ed è una festa anche ogni lettera che scrivo - molto più lunga in mente che non su la carta. E’ proprio così: mi par di ritornare in certe ore, bambino. E non mi duole. Anzi!....Rispondimi presto il tuo parere su quel tale dubbio di cui t’ho parlato. Di’ con Nino che gli risponderò presto: ho parecchie altre lettere da scrivere in questi giorni - a compagni miei, Ambrosini, Acri etc. Non so se potrò cucirgli quei fascicoli: Bucci li ha fatti richiedere, ma forse fin che non usciremo di qui ... La salute mia va bene; bacia Nino e il papà per me e abbi tu tanti baci dal tuo.