Epistolario di Renato Serra/Alla madre - 30 gennaio 1902
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Bologna, 30 gennaio 1901.
Cara mamma,
ho ricevuto fra ieri e oggi di te due cartoline ed una lettera, recatami da Pippo1 insieme con le forbici e i libri - che van benissimo. Non ho quindi più bisogno del suo indirizzo; della preghiera che mi facevi di esser gentile con lui ecc., l’avrei fatto ugualmente da me; e del resto non ne ha avuto bisogno, chè s’è subito accozzato colla solita compagnia delle matricole e secondini cesenati, che l’hanno molto bene iniziato alla vita studentesca.
Mi dispiace assai che tu seguiti a lagnarti di me; di tenere una condotta modello, non giurerò; ma nè men tanto sciagurata.
Ho fatto qualche cosa che non avrei dovuto; ma non ci ho poi rimesso nulla; e del resto ho avuto cura della mia salute; la sera, meno una volta o due, son sempre stato a casa verso mezzanotte o anche prima; non ho lavorato molto, ma nè pur poco; non ho mancato a lezioni - sono state pochine, è ben vero; ma che colpa ce n’ho io? (Siccome tu hai detto che non mi scriverari finchè non sarò in pari e so d’altronde che sei sola e che le mie notizie ti saran care, - ti scrivo, per star più a lungo con te, due cartoline tutt’insieme; a te poi di non far tanto il "fiero" come dice Nino, e rispondermi senza aaspettar la terza). A proposito di lezioni finora non ho avuto altri che Gandino e Puntoni (che questa settimana è poi stato ammalato); e Albini - gramm. gr. e lat. - al cui corso, se bene non obbligatorio, mi sono iscritto, perchè è, per gli insegnanti futuri, assai utile; e darò anche l’esame. - Io intanto, profittando del tempo che così mi riman libero, lavoro per conto mio; ho cominciato uno studio sul Boiardo, e sto ricopiando e rabberciando quel famoso lavoro su Dante, che Lovarini mi farà stampare nel Giornale Dantesco (intanto lo aiuto in certi suoi lavori su croniche cesenati). Il guaio è che con questo freddo anche col fuoco acceso, scrivere è una gran noia; e la cosa va molto a rilento. Spero però di avere spiccicato ogni cosa prima di lasciare Bologna. Dicevo che quest’anno le lezioni procederanno assai avanti; io spero di no, e, a ogni modo, appena avute le firme me ne scapperò a casa perchè ce n’ho una gran voglia.
Intanto saluti e baci a tutti, e mille a te.
Note
- ↑ Marinelli Filippo di Cesena, allora studente di Medicina a Bologna, ora Primario Chirurgo dell’ospedale di Cesena.