Epistolario di Renato Serra/Alla madre - 16 febbraio 1905
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Roma, 16 febbraio 1905.
Carissima mamma,
ieri non ti scrissi, perchè dolendomi un poco la gola mi ero fatto dare un giorno di riposo e non avevo di che scrivere in quartiere. Stasera, due righe in fretta perchè siamo tutti in gran faccende; domattina verrà a visitarci il generale comand. il Corpo d’Armata, e ti puoi figurare che pulizia. La salute va bene e l’appetito meglio; domani cominceremo, pare, la mensa. - Del resto le occupazioni sono tante e così incalzanti che la giornata vola e non s’ha quasi nè men tempo di pensare ai difetti e ai lati fastidiosi di questa nuova vita. Il freddo invece, e la tramontana si fanno sentire; ma è sperabile che finiranno presto e tutti i romani se ne meravigliano, come di cosa insolita. Domani aspetto vostre notizie e intanto bacio e abbraccio caramente i fratelli il babbo etc., il tuo.