Epistolario di Renato Serra/Alla madre - 15 ottobre 1904
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Bologna, 15 ottobre 1904.
Carissima mamma,
oggi infalmente ho consegnato alla Segreteria l’ultima edizione della mia tesi, in 94 pagine; quasi tutte rifatte a nuovo, e, alcune, riuscite proprio bene; quel che manca forse è l’ultima pulitura alle note citazioni etc.; ma, in una tesi d’italiano, non è da farne conto. Ieri Severino Ferrari mi trovò per via e volle stare un pezzo con me e si volle fare esporre lungamente il soggetto della mia tesi per parlarne a Carducci. Stasera andrà uno a parlar con quella carogna di Brizio, per me; con Acri mi son già trovato più d’una volta; insomma le cose per ora si mettono bene; speriamo che seguitino. Io sono stanco morto perchè da una settimana ho dovuto riprendere le mie vecchie abitudini di star su fino alle due o alle tre; ma per scrivere, adesso. Ora ho finito e son proprio contento. - Delle dispense che chiedevo procurerò di fare a meno; a rivederci presto e in tanto baci e abbracci a tutti e specialmente a te dal tuo.