Eo ho sí tristo il cor di cose cento
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti (Cecco Angiolieri)
XXII
Tutti i suoi dolori cesserebbero, se cessasse di tormentarlo la sua donna.
Eo ho si tristo il cor di cose cento,
che cento — volte el di penso morire,
avvegna che ’l morire — mi fora abento,
4ch’eo non ho abento — se non di dormire;
e nel dormire — ho tanto di tormento,
che di tormento — non posso guarire:
ma ben guarire — porla en un momento,
8se momento — avesse quella, che ire
mi fa tanto dolente, en fede mia,
che mia — non par che sia alcuna cosa,
11altro che cosa — corrucciosa e ria.
Ed è si ria — la mia vita dogliosa,
ch’eo so’doglios’a — chi mi scontra en via,
14e via — non veggio, che mai aggia posa.