El libro dell'amore/Oratione V/Capitolo XIII

Oratione V - Capitolo XIII

../Capitolo XII ../../Oratione VI IncludiIntestazione 22 settembre 2008 75% saggi

Oratione V - Capitolo XII Oratione VI
Quali iddii quali arti danno agli huomini.

Stima Agatone che dagli iddii per amore sieno date l’arte alla generatione humana. El regno da Giove; l’arte di saectare, indovinare e medicare da Appolline; la fabrica de’ metalli da Vulcano; la ’ndustria del tessere da Minerva; la musica dalle Muse. Dodici deità sono sopra e dodici segni del zodiaco: Pallas sopra all’Ariete, Venere al Tauro, Apollo a’ Gemini, Mercurio al Cancro, Giove al Lione, Cerere alla Vergine, Vulcano alla Libra, Marte allo Scorpione, Diana al Sagittario, Vesta al Capricorno, Giunone allo Aquario, Neptunno a’ Pesci.

Da costoro sono tutte l’arti alla generatione nostra concesse, perché quegli segni mettono le forze sue di ciascuna arte ne’ corpi nostri; e quelle deità le mettono nello animo. Così Giove, pe ’l mezzo del Lione, fa l’uomo aptissimo al governo divino e humano, cioè al dispensare degnamente le cose spirituali e le temporali; Appollo pe’ Gemini ci dà la industria del medicare e saectare; Pallas per lo Ariete l’arte del tessere; Vulcano per la Libra la fabrica de’ metalli, e così gli altri l’altre arti. E perché eglino ci danno e loro doni per benignità di loro providentia, si dice che eglino fanno questo mossi da amore. Oltre ad questo, per quella velocissima e ordinatissima conversione de’ cieli, stimiamo nascere consonantia musicale, e per otto moti d’otto cieli otto tuoni, e da tutti insieme uno concento producersi. Adunque e nove suoni de’ cieli chiamiamo nove muse per cagione della musicale concordia. L’animo nostro da principio fu dotato della ragione di questa musica, e meritamente, essendo l’origine sua dal cielo. Dentro a·llui è nata la celeste armonia, la quale poi imita e mette in opera con varii canti e instrumenti. E questo dono, come gli altri, ci fu concesso per amore dalla providentia divina. Adunque, clarissimi viri, questo iddio Amore perch’egli è bellissimo amiamo, perch’egli è optimo seguitiamo, perch’egl’è beatissimo veneriamo, adciò che per sua clementia e largità ci conceda possessione della sua bellezza, bontà e beatitudine.