El fuggir di Min Zeppa, quando sente

Cecco Angiolieri

Aldo Francesco Massera XIII secolo Indice:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. II, 1916 – BEIC 1901920.djvu sonetti El fuggir di Min Zeppa, quando sente Intestazione 23 luglio 2020 25% Da definire

Per cotanto ferruzzo, Zeppa, dimi Se tutta l'otriaca d'oltre mare
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti (Cecco Angiolieri)
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CXXXI

La pusillanimitá di Mia Zeppa è addirittura un’esagerazione.

E1 fuggir di Min Zeppa, quando sente
i nimici, si passa ogni volare;
e Pier Faste’, che venne d’oltre mare
4in una notte ’n Siena, fe’ niente
a rispetto di lui, ché veramente
il su’ fuggir si può dir millantare:
Die, dagli tu ’l malanno, quando fare
8non può ’l fuggir piú temperatamente.
Ché rimarrebbe tra Lodi e Pavia
alcuna fiata, ma non ne fie nulla,
11ell’e’facci altro, ch’usato si sia.
E’fuggirla per un fanciul di culla;
ond’i’per me non ci veggi’altra via,
14ch’i’ mi vad’affogar. — Or che ti crulla? —