Edizione completa degli scritti di Agricoltura, Arti e Commercio/Lettera XXI
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LETTERA XXI.
Mentre mi ritrovava il mese d’agosto 1762 nel Friuli, si trattenne in Venezia il signor Claudio Alstroemer, dotto gentiluomo svezzese, scolaro del famoso Linneo, che fa il giro dell’Europa, per perfezionare i suoi studj sopra l’economia di campagna, fondata sui principj della Storia Naturale. Frequentava egli una conversazione, dove ho ancor io l’onore di essere ammesso. Gli fu parlato di me, della mia professione e de’ miei studj: mostrò desiderio di conoscermi, come l’ebbi ancor io di conoscer lui; l’uno e l’altro collo stesso fine di comunicarci le nostre cognizioni; ma partì appunto il giorno dopo il mio arrivo in Venezia. Gli scrissi però a Padova la seguente lettera:
SIGNORE.
„Ho avuta la sfortuna di perdere l’occasione di dedicare la mia servitù ad un cavaliere, che ha tutte le ottime qualità e pregi, che meritano la stima di Mr. N., che in tutto l’eguaglia. Scortato dalle di lui raccomandazioni, ho l’ardire, mio Signore, di presentarmi con questa ossequiosissima mia.
Essendosi ella applicata agli studj regnanti, che, accoppiando l’agricoltura al commercio, hanno per oggetto la felicità e ricchezza delle nazioni; mi figuro che saranno a lei noti appieno gli sperimenti fatti nella di lei patria per introdurre la seta. Non è arrivato a noi, se non qualche cenno delle Memorie del sig. Triewald all’Accademia Reale delle Scienze, e la mostra che fece a quell’illustre assemblea li 20 settembre 1753 il celebre co. Tessiu di alcune matasse di seta, prodotte da’ bachi, che la regina aveva fatti nodrire a Drottningolm. Non avendo dappoi avute altre notizie da aggiungere alla Storia della seta, che ho scritta, e ch’ella forse avrebbe avuta la bontà di leggere e onorare del di lei compatimento; la prego però favorirmi di quelle più precise notizie che ha sopra questo cosi interessante soggetto, il quale ha meritato l’attenzione di una delle più virtuose regine che onorano questa età, e di un ministro, che ha giustamente guadagnato la venerazione di tutta la Svezia e l’estimazione di tutta l’Europa. Soprattutto però desidero, che con quella nobile sincerità, per cui è stata ammirata da tutti coloro, che hanno avuta la buona sorte di conversare con lei, dicami ella quali speranze abbia della riuscita ed avanzamento di quest’impresa, ec.”
Venezia 1 Settembre 1762.
Mi diede egli da Verona in data de’ 17 settembre la seguente gentilissima risposta da me fedelmente tradotta dal francese.
„Spero, che voi mi accorderete il vostro perdono, se ho così lungo tempo tardato a rispondere a quella, che voi mi avete scritta il primo del presente, e mi pervenne col mezzo di Mr. N. Voi non ignorate, che un viaggiatore può rare volte disporre del suo tempo secondo la sua volontà.
Sono malcontento di non aver avuto il piacere di conoscervi personalmente durante il mio soggiorno in Venezia. Malgrado tutto questo io sono informato dell’opera, che voi avete sotto le mani spettante alla storia della seta. Io desidero ardentemente di vederla comparire; perchè quest’è un Pagina:Collezione-di-opere-scelte-di-autori-Friulani (Antonio Zanon).djvu/400 Pagina:Collezione-di-opere-scelte-di-autori-Friulani (Antonio Zanon).djvu/401 Pagina:Collezione-di-opere-scelte-di-autori-Friulani (Antonio Zanon).djvu/402 Pagina:Collezione-di-opere-scelte-di-autori-Friulani (Antonio Zanon).djvu/403 Pagina:Collezione-di-opere-scelte-di-autori-Friulani (Antonio Zanon).djvu/404 Pagina:Collezione-di-opere-scelte-di-autori-Friulani (Antonio Zanon).djvu/405 Pagina:Collezione-di-opere-scelte-di-autori-Friulani (Antonio Zanon).djvu/406 Pagina:Collezione-di-opere-scelte-di-autori-Friulani (Antonio Zanon).djvu/407 Pagina:Collezione-di-opere-scelte-di-autori-Friulani (Antonio Zanon).djvu/408 paese, e nel quale, più che sopra gli altri, ho avuta occasione d’informarmi, a cagione del traffico che io esercito. Nelle seguenti mie tratterò di un altro prodotto più comune e più favorito, ma che posto in commercio, si renderebbe ancora più utile; indi vi darò alcune memorie assai interessanti, per rispetto al commercio. Ma non occorre lusingarsi di riuscirvi senza nuovi studj e inusitate diligenze, che sono quelle che perfezionano i doni della natura, de’ quali, e dei più preziosi ci fu molto essa liberale. Intanto termino, raffermando l’inalterabile mio rispetto e la singolare mia stima.