Edipo re (Sofocle - Romagnoli)/Quarto episodio

Quarto episodio

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Sofocle - Edipo re (430 a.C.)
Traduzione dal greco di Ettore Romagnoli (1926)
Quarto episodio
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edipo
Vecchi, per quanto giudicar posso io,
che seco mai non mi trovai, vedere
mi sembra il mandrïan che noi da tempo
1105andiam cercando. S’accorda l’età:
vecchio cadente; e servi miei son quelli
che lo guidano a noi. — Tu che l’hai visto,
molto meglio di me puoi ravvisarlo.
Entra il vecchio mandriano.
corifeo
Sí, lo ravviso certo! Mandriano
1110era, quanto altri mai fedele a Laio.
edipo
al messo.
Ospite di Corinto, è questo l’uomo
di cui parlavi?
messo
È proprio questo, guardalo!

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edipo
Vecchio, tu lí, guardami in faccia! Sentimi,
e rispondi: un dí, servo eri di Laio?
servo
1115Sí: ma nato ero in casa; e non comprato.
edipo
A che badavi? Che vita facevi?
servo
Seguivo, il piú della mia vita, il gregge.
edipo
E che contrade, per lo piú, battevi?
servo
Talora il Citeron, talora i pressi.
edipo
1120Rammenti d’aver lí visto quest’uomo?
servo
A far che cosa? Di qual uomo parli?

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edipo
Di questo. Mai con lui rapporti avesti?
servo
No, per quanto io ricordi cosí súbito!
messo
Re, non stupire. Io gli farò tornare
1125la memoria perduta. Egli di certo
ricorderà che sopra il Citerone,
ei con due greggi, ed io con una, vissi,
per due stagioni, di sei mesi ognuna,
da Primavera al sorgere d’Arturo.
1130Quindi, giunto l’inverno, io ritornavo
all’ovile, ai presepi egli di Laio.
Narro fatti avvenuti? O dico il falso?
servo
Il vero dici. Ma di tempi antichi!
messo
E allora, di’: rammenti che un bambino,
1135ch’io per mio l’allevassi, allor mi desti?
servo
Che c’è? Perché mi fai questa domanda?

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messo
accennando Edipo.
Questi è colui che allora era bambino.
servo
Vuoi finirla, in malora! Vuoi star zitto?
edipo
Ah, non lo rampognar, vecchio! I tuoi detti
1140piú assai che i suoi, son degni di rampogna.
servo
E quale è la mia colpa, o mio buon re?
edipo
Il silenzio sul pargolo ch’ei dice.
servo
Ma che dice? S’intriga, e non sa nulla!
edipo
Non vuoi per grazia? Parlerai per forza.
servo
1145Non maltrattarmi, per gli Dei! Son vecchio!

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edipo
Presto! Attorte gli sian le mani al dorso.
servo
Sciagurato, perché? Che vuoi sapere?
edipo
Desti a quest’uomo il pargolo che dice?
servo
Glielo diedi. Ah, morto io fossi quel giorno!
edipo
1150Oggi morrai, se non mi dici il vero.
servo
Peggio che morte, se ti parlo, avrò!
edipo
Quest’uomo, vedo, va tergiversando.
servo
Io no! T’ho detto che lo diedi, un giorno!

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edipo
Donde l’avesti? Era tuo figlio? O chi?
servo
1155Non m’era figlio! Altri lo diede a me.
edipo
Qual dei Tebani? Da qual casa usciva?
servo
In nome degli Dei, no, piú non chiedere!
edipo
Se interrogarti ancor dovrò, sei morto.
servo
Della casa di Laio era il fanciullo.
edipo
1160Figlio di servi, oppur della sua stirpe?
servo
Ahimè! Son giunto a dir la cosa orribile!

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E a udirla io; ma udirla è necessario!
servo
Lo dicevan suo figlio. La tua sposa
questi fatti potrà meglio narrarti.
edipo
1165Essa lo diede a te?
servo
Sì, mio Signore!
edipo
E per che farne?
servo
Perché l’uccidessi.
edipo
Sciagurata! La madre!
servo
Pel timore
d’orrende profezie.

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edipo
Quali?
servo
Dicevano
che uccisi avrebbe i genitori suoi!
edipo
1170E perché tu lo desti a questo vecchio?
servo
Per la pietà, mio re, ché ti portasse
in altra terra, nella terra sua!
E a piú gran male ei ti salvò: ché misero
sei, se colui che questo dice, sei!
edipo
1175Ahimè, ahimè! Tutto è già chiaro! Luce!
In te m’affissi per l’ultima volta!
Ch’io da chi non dovea nacqui, convivo
con chi non devo, e ucciso ho il padre mio!
Fugge entro la reggia.