Edipo Coloneo (Sofocle - Giusti)/Atto primo/Scena I
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SCENA I.
edipo.
O Antigone di cieco vecchio figlia,
Fra qual gente siam giunti o a qual contrada?
Chi di scarsa mercede oggi cortese
Esser vorrà ad Edipo esule? il quale
Poco dimanda, men del poco ottiene,
E gli basta. Chè tante mie sciagure
La lunga pazìenza e l’alto core
Fan che di tutto io sia contento. — O figlia,
Se alcun tu scorgi, o che in profano loco
O nel bosco si assida ai numi sacro,
Soffermiamoci tanto che si chieggia
Della terra ove siamo: a noi stranieri
Saperne il nome esser potrà d’avviso.
antigone.
O Edipo infelicissimo mio padre,
Sebben da lungi, pur veggo le torri
Che fan difesa alla cittade; e questo
Loco par sacro perocchè fiorente
Di spesse viti, e di lauri e di olivi:
E nel folto di lui dolce si ascolta
Degli usignoli il canto. Or via ti posa
Sovra di questa rozza pietra; ài corsa
Troppa via per un vecchio.
edipo.
Tu m’ adagia
E del cieco abbi cura.
antigone.
A questo avvezza
Per lungo uso già sono.
edipo.
Or puoi tu dirmi
Dove fermammo il piè?
antigone.
Ravviso Atene,
Questo loco non già: lei ci nomaro
I passeggieri a cui ne femmo inchiesta;
Ma, per saper della contrada, or vuoi
Ch’io ne vada a spiar?
edipo.
Sì vanne, o figlia,
E cerca insieme se ne fia concesso
Quì abitare.
antigone.
Abitato è il suol di certo;
E l’ir più oltre a ricercarlo è vano,
Chè alcun qui viene.
edipo.
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antigone.
Già l’ài
Presente, e tu lo puoi di ciò che brami
Dimandar.