Ecco dell'uman germe e pura e bella
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Angelo Antonio Somai
V
Ecco dell’uman germe e pura e bella
La prima coppia allor, che vide il giorno:
Quanta luce immortal di Lui, che fella,
Le siede in fronte e le fiammeggia intorno!
5Ecco poi l’infelice, a Dio rubella,
Già volge il tergo al suo nato soggiorno;
Ahi più quella non sembra, e pure è quella;
Tale il fallo v’impresse orrore e scorno.
Oh qual’opra, in cui diè spirto al colore
10L’Italo Apelle, e ’l mosse incontro agli anni,
M’apre scena or di gioia, or di dolore!
L’Uom com’era innocente, e senza affanni,
Scorgo espresso in quei raggi, e in quell’orrore
Tutti ravviso della colpa i danni.