Ecco, che a voi ritorno, un tempo liete
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Francesco da Lemene
XI1
Ecco, che a voi ritorno, un tempo liete
Or meste Rive; udite i miei lamenti:
Ecco, che a voi ritorno; ancor crescete
Alle lagrime mie, Fiumi correnti:
5Usignuoli, io ritorno; ancor potrete
Imparar dal mio duol più mesti accenti:
Aure fresche a voi torno; ancor sarete
Mista co’ miei sospir Aure cocenti.
Ditemi per pietà: fia mai, che arrive
10In questo luogo ancora, ov’io tornai,
La beltà che partì, che lungi or vive?
Ma voi mi dite, e m’accrescete i guai,
O Aure, o Usignuoli, o Fiumi, o Rive:
La beltà che partì, non torna mai.
Note
- ↑ Ritornando al luogo dove soleva Lidia villeggiare.