E quando mai con sì crudel ventura
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Lodovico Pico della Mirandola
I
E quando mai con sì crudel ventura
Avrem pace mio cuor? Di doglia in doglia
Or ti gira il destino, or la tua voglia;
Se l’un pace ti dà, l’altra la fura.
5Quall’uom ch’erto sentier fra nebbia oscura
Tenti lento e dubbioso, ove la scioglia
Breve raggio, allor teme, allor s’addoglia,
Che il periglio in scoprir men s’assicura.
Tal, poichè di sciagure aspro cammino
10Tristo men corro, in più d’angoscia trarmi
Speme incerta vid’io, che rado apparve.
E se vinco talor voglia, e destino,
Nasce da usanza il duol ch’a tormentarmi
Sorge nero pensier con finte larve.