Dura memoria, perché non ti spegni
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Questo testo fa parte della raccolta Opere (Lorenzo de' Medici)/III. Rime
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[Dura memoria degli affanni d’Amore.]
Dura memoria, perché non ti spegni,
che accesa tanto il tristo cor tormenti?
dura memoria, che mi rappresenti
ne’ pensier mesti, inganni, ire, odii e sdegni.
Omè, giorno infelice che t’ingegni
turbare i desir miei dolci e piacenti!
e tu, Amor, a tanto mal consenti,
perché al tuo bene intero alcun non sdegni.
Mostrami il doloroso mio pensiero
cosa che dir non oso; ma si fugge
al cor ogni mio spirto che la vede:
e, trovando nel cor piú forte e fero
quel pensier tristo, ad uno ad uno strugge:
triema il cor lasso e invan gli spirti chiede.