Dubbj amorosi/Dubbio XXVII
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Pietro Aretino - Dubbj amorosi (XVI secolo)
Dubbio XXVII
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DUBBIO XXVII.
Suor Marta la lussuria avea nel sesso,
E volendo la carne lacerare,
Prese un cazzo di vetro d’un commesso,
E con la potta cominciò a scherzare:
Ma spinta dal furor a un colp’istesso,
Volendo tutto dentro farlo entrare
Si ruppe la potta, e ’l cul che è peggio.
Utrum, se per far ben fè sacrileggio?
RISOLUZIONE XXVII.
Di medicina il principe Galeno
Dice, che nell’interne infiammazioni
Si deve col trar sangue ridur meno
Nel paziente le molestazioni;
Onde se per smorzar la rabbia appieno,
Che sturbar la potea dall’orazioni,
Suor Marta si sbregò ’l cul e la potta,
Sacrilega non fu, ma fu divota.