Dov'è il gran carro, in cui superbo assiso
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III1
Dov’è il gran carro, in cui superbo assiso
Il Tiranno dell’Asia apparve in Campo?
Dove del brando minaccioso il lampo,
Ch’esser dovea di Cristian sangue intriso?
5Fugge il crudel suo Duce, e porta in viso
Vergogna e morte; e nel cercar lo scampo
Estinto cade, e fassi orrido inciampo
Allo sconfitto Esercito diviso.
Or và, ritorci il carro, e il corso affretta,
10E giulivo se puoi, ti mostra al Xanto,
Che l’alte imprese, e 'l tuo trionfo aspetta.
Ma se all’urto primier piegasti tanto,
Di te Messenia ancor farà vendetta,
E tue saran le sue catene, e il pianto.
Traduz. del P. Gio: Antonio di S. Anna, del preced. Sonetto.
Quo, quo currus iit, cui veste insedit in aurea
Impia cum Principi venit in arma Getes?
Quo lux dira ensis, cuius tepefacta cruore
Undiqve Theutonico debuitesse acies,
5Dux fugit ecce suus, mixtaque in imagine morti,
Tabida lethalis circuit ora robur.
Dumque fugit medio truncus cadit aequore, et ipse
Fusis militibus corpore claudit iter.
I, currum converte tuum, da rursus babenas,
10Perge tuas hilaris, si potesire, plagas.
Te Simois victorem alacrem, Xantusque morantur
Et cupiunt palmas tollere ad astra tuas.
Si tamen indignum primae in certamine pugnae
Tam male deponis fronte cadente caput;
15En erit, ut fiat vindea Messenia, et edes
Ipse suos fletus, et sua vincla geres.
Note
- ↑ In occasione della sconfitta dell’Esercito Turco al Savo.