Donna stà il mio pensier fisso in voi sola
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Apostolo Zeno
II
Donna stà il mio pensier fisso in voi sola,
E in voi sola il pensier trova il suo bene;
Dietro l’orme di lui l’alma sen vola,
Nè di me più sicura o le sovviene.
5Io ne attendo il ritorno, e mi consola
Del suo tardo venir la dubbia spene;
Pur qual volta un mio cenno a voi la invola,
Vendica il torto suo colle mie pene.
Stanco alfin di soffrir mali sì immensi
10La torno in libertà: la sua partita
Non toglie il duol, ma solo opprime i sensi.
Temo di richiamarla allor, ch’è gita;
E così mi convien, che per voi pensi
A restar senza pace, o senza vita.