Dolce Pensier, della mia mente figlio
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Gio. Battista Recanati
II
Dolce Pensier, della mia mente figlio,
Nodrito di dolore e di speranza,
Veggio, che in te l’ardir tanto si avanza
Quanto scorgi più grande il tuo periglio.
5Ed io ben folle al falso tuo consiglio
Tutta di questo cuor dò la possanza,
E benchè veggia l’empia tua baldanza
A morte trarmi, a te pure mi appiglio.
E faccio come intrepido soldato,
10Che di fuoco e di ferro in mezzo al risco
Stassi costante del suo Duce a lato.
Ma se per secondarti opro, ed ardisco,
Pensar dei, che dal mio pende il tuo fato,
E t’è forza languir quando io languisco.