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Una dichiarazione

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Il Passato Il memoriale del marito

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UNA DICHIARAZIONE.

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I.


Al signor Guglielmo Valdara,

Castellammare.

Hôtel Royal.


Mon cher,

Ah, que c’est drôle! Ah, que c’est drôle! Permettete, j’étouffe! O povero amico mio, quelle mine piteuse! Scusate, non vi avrei mai creduto capace di una cosa simile! Francamente, non ve ne faccio i miei complimenti. Ma è una lettera à dormir debout, la vostra lettera!...

Dunque, voi mi amate? Avrei voluto voir ça, che non me lo aveste detto, dopo un mese che prendiamo posto alla stessa table d’hôte e che vediamo, dalla stessa terrazza, arrivare e partire diciotto treni il giorno — oltre i facoltativi. [p. 82 modifica]facoltativi. Li avete contati? Io sì. Ecco qua: treni omnibus alle 7 e 5, 8 e 5, 12 e 35, 3 e 20, 6 e 40, 9 e 25; diretti alle 10 e alle 5 e 25, misto alle 7 e 40. Questo per gli arrivi. Quanto alle partenze... brisons là-dessus. Ma quale cantoniera non farei! J’y songe: perchè non mi avete offerto di andare a fare i cantonieri, in fondo a una linea poco frequentata? Noi avremmo una piccola casetta gialla, con un grosso numero nero, e un giardinetto pas plus grand que ça, con molti geranii e qualche robinia. I passeri cinguetterebbero sopra le nostre tegole, e noi sotto.... Voi ispezionereste la linea ed io vi suonerei ogni tanto il corno!... En voilà une idée! Enfoncès, la “capanna e il tuo cuore!...„ Decisamente, amico mio, voi non siete all’altezza del vostro secolo. Nel secolo dei treni-lampi, voi mettete un mese a dirmi che siete innamorato di me! C’est on ne peut plus petite vitesse! Almeno, aveste evitato i deraillemens! Nossignore; pare che sia di vostro gusto arrischiare ad ogni momento l’osso del collo. “Vi è un’angoscia indicibile nell’idea che la divorante passione resterà eternamente ignorata dalla persona che ha saputo destarla!„ E voi partite di qui, per buttarvi a occhi chiusi sotto il tunnel dell’analisi psicologica: “L’anima ha bisogno di comunione; che cosa [p. 83 modifica]importa se un’altra anima non le risponderà? Confessare il proprio tormentoso secreto è renderlo più sopportabile; lo sanno i malfattori che un irrefrenabile istinto spinge a rivelare....„ Lanterna rossa: ferma! assez! stop!... A chi dicono? Voi non vedete il pericolo, e finalmente: patatrac... eccovi andato a gambe per aria! “La misteriosa voce delle cose... l’universale rispondenza delle forme e degli esseri... la complice dolcezza di questa natura....„ Quel baragouinage! Rimettetevi, mon cher; su via! Ripigliate fiato, così, animo!

Sapete che siete un bell’originale? Vi faccio un po’ timbré, my poor fellow! Est-ce que si scrive sul serio a quel modo, nel vostro paese? Io mi ero lasciata dire che l’Italia è il paese della rettorica; ma voi siete, ma foi, incredibile!... Ah, j’y suís! Voi mi volete dare un aperçu di ciò che sarà la vostra compagnia, se io “colmerò„ i vostri “voti più fervidi„. Tutto il giorno a roucouler intorno a questo “Sorriso del Cielo!...„ Salvo quando vi accenderete d’ira tremenda e mi “soffocherete nelle vostre braccia„. C’est ça; poichè voi non siete fatto come tutti gli altri, voi! “Non sapete di quale amore io amo? Io amo come il mare ama la riva: dolcemente e furiosamente!„ Bravo, very well, vortrefflich! “Nei giorni della calma esso la [p. 84 modifica]bacia, lieve, sussurrante, carezzante, quasi pauroso di farle del male. Quando il soffio dell’aquilone lo gonfia, esso l’assale, terribile, e la morde, la flagella, la seppellisce!„ Ah, que c’est drôle! Ah, que c’est drôle! Così, quando voi siete gonfiato, voi mordete la gente? Ma andate allora da M. Pasteur, o fatevi mettere la museruola!

Ditemi un po’ una cosa: v’imaginereste, per caso, di essere il primo a dirmi delle storie simili?... Connu, connu, povero amico!... Perchè non v’innamorate dunque di cotesti signori? Ciascuno di loro possiede il segreto dell’Amore (con un A maiuscolo), il segreto del Grande Amore!... “Associatevi„ dunque, al loro “Destino!...„ Probeblatt gratis!... Chi non respinge il primo numero si ritiene abbonato!... Io torno à mon idée: facciamo i cantonieri!

Sul serio: voi avete preso ciò che qui si dice una cantonata. Sapete che cosa ho fatto? Ho contato quante volte nella vostra lettera avete scritta la parola amore. È come pei treni; che cosa volete! Quando l’on s’ennuie, tutto è buono. Dunque, voi avete scritto amore trentasette volte. Zur Güte, mi sapreste dire qu’est-ce-que c’est que ça? R. S. V. P... Sentite dunque; qualcuno si è tirato, per me, un colpo di pistola al cuore, o, più esattamente, sotto la clavicola. La palla [p. 85 modifica]è penetrata fra la terza e la quarta costola, ha intaccato il polmone, e non si è potuta cavar fuori. L’individuo è stato un mese tra la morte e la vita; finalmente il s’est tiré d’affaire. Je ne m’en porte, come voi vedete, nè meglio nè peggio. If you please, non partite di qui per tirarvi un colpo di revolver alla tempia, che è le bon endroit, come dice Dumas fils nella Boîte d’Argent (l’avete letta?). Ce serait grand dommage! Lo Stabia’s Hall verrebbe privato di uno dei suoi frequentatori più charmants. Voi vedete che io sono equa, e che faccio onore ai vostri talents d’agrément.

Torniamo dunque, come voi dite, in carreggiata. Cercando bene, ho trovato nella vostra lettera una definizione, ou presque, dell’amore; il quale sarebbe il “sacrifizio di tutto.„ Di tutto, e pas plus que ça? Ma è troppo poco!... Tenez, vi ricordate di quel signore polacco che mi presentarono domenica passata al Pozzano, e che mi strinse la mano con la sinistra? Era una conoscenza delle mie, vous en doutiez vous? Quel signore ha avuto tagliato il braccio destro in seguito a un colpo di pistola che gli ha spezzato il radio. Je m’y connais, in anatomia! Il colpo di pistola lo ha preso in duello, col signor principe Dimitri Borischoff, governatore di Kiew ed anche un po’ [p. 86 modifica]mio marito. Quel signore non può più tornare in Russia, dopo essere stato sorpreso a tricher al Circolo Imperiale di Mosca, e dopo aver commessi due piccoli falsi, rien che per potermi seguire da un capo all’altro dell’Europa, dal Ladoga a Biarritz. Vi ricordate che era en grand deuil? Era per suo padre, buttatosi per la vergogna — dicono — e pel dolore, sotto un treno diretto. Si deve esser fatto un male orribile! Aussi, che modo selvaggio di spedirsi all’altro mondo! Ne peut-on s’y prendre con più garbo? Voi, per esempio, mio caro idealista, vi anneghereste in un lago azzurro, una notte azzurra, da una barca azzurra.... A Capri, per esempio; ça vous va-t-il? Già, voi avete un penchant per gli annegamenti. Non mi avete scritto che lasciate annegare la vostra anima “al suono della mia voce„ ed “al profumo dei miei capelli?„ Pardon, della mia “nebbia d’oro.„ Perchè i miei capelli sono della “nebbia„ e questa “nebbia„ è per giunta “d'oro!„ Ciò mi ricorda un poetino, morto poitrinaire laggiù in Russia — per me, on prétend — il quale chiamò una volta i miei occhi dei “diamanti neri.„ Dire che il povero maestrino non ne aveva visti nè neri nè bianchi, in fondo a quel villaggio della Siberia dove mi confinarono le cure del principe Dimitri Borischoff, [p. 87 modifica]governatore di Kiew ed anche un po’ mio marito!

Voi non conoscete il principe Dimitri? Avete torto. Per voi, che fate professione di scrittore, sarebbe un tipo interessantissimo. Qu’à cela ne tienne; posso darvi qualche renseignement; je me flatte di conoscerlo abbastanza. Dunque, il principe Dimitri è un russo; ma quel che si dice un russo puro sangue. Voi non conoscete la Russia? Avete torto ancora. È una terra vergine; non v’immaginate però di andarla a conoscere nelle Terres vierges di Turguenieff. Per tornare al principe Dimitri, rappresentatevi, al fisico, un cane bull-dog, un bull-dog in giubba e cravatta bianca, che si tenga raide sur ses pattes, e ne avrete un’idea sufficiente. Quando era nella diplomazia, feu M. de Gortschiakoff ne faceva un grandissimo conto, e il n’était pas dans son tort. Pieno di forme — per esempio! — corretto, digne, impeccabile! Avec ça, egli è molto attaccato alle patrie tradizioni, ragione per cui è ben visto a Corte, e tiene in grande onore lo knut. Ne avete sentito parlare? È uno strumento, my dear fellow, del quale a noi russe non bisogna parlar male. Catulle Mendès ha molto torto di chiamar mostro quella ragazza, che avendo vista una esecuzione di knut, si sostituì alla serva [p. 88 modifica]condannata a 25 colpi, per farseli dar lei. Voialtri latini avete la rettorica nel sangue. Perchè mostro? Non sapete dunque che tous les goûts sont dans la nature? Non nego che applicato sulle spalle d’un idealista come voi, lo knut farebbe guarire ipso facto (un po’ di latino non guasta) le più strane fantasie. Ma io son grata al principe Dimitri di avermelo fatto conoscere. Egli ne era professore, et je ne regrette pas le sue lezioni. Bisogna tâter un po’ di tutto. Però, siccome tutto si paga in questo basso mondo, dopo una lezione di knut non si può andare, per esempio, en grand décolleté al ricevimento dell’ambasciata, e si soffre qualche poco al circolo dell’imperatrice. Non importa!... La vita in Russia, col principe Dimitri, governatore di Kiew ed anche un po’ mio marito, è piena di distrazioni. La villeggiatura in Siberia, per esempio, in inverno, è on ne peut plus divertita. D’inverno, in Siberia? domanderete voi. Sì, mio caro, quistione di temperatura e di... temperamento. Voi dovete sapere che il principe Dimitri ha sempre presso di sè il dottor Baribine, al quale è affidata la vostra salute. Quando il principe domanda: Pietro, come sta la principessa? Pietro risponde: la principessa ha bisogno di un clima freddo. E il principe Dimitri vi manda in Siberia. Regola generale: [p. 89 modifica]quando il principe Dimitri s’informa della vostra salute, il dottor Baribine ha pronta la sua ordonnance. Un’altra volta il principe domanda: Pietro, di che cosa soffre la principessa? Baribine risponde: la principessa ha bisogno di riposo. E il principe vi manda nel castello di Paliskaja, dove non entra e di dove non esce âme qui vive. Un bel giorno si sentono delle fucilate; sono gli uomini del principe che tirano contro un cacciatore curioso, sorpreso a guardare alle finestre, e lo stendono morto. In questo castello di Paliskaja, si sentono la notte — histoire di non dormir troppo — dei rumori strani, gemiti sordi come di persone a cui si applichi la question; è il vento — rien que ça — il vento che s’ingolfa sotto le arcate, per le coulisses, e che fa stridere le girouettes! Ah, un gran dottore, il dottor Pietro Baribine! Dopo eseguite le sue ordonnances, voi tornate completamente rifatto; voi potete andare ogni sera dans le monde; e gare a mancare un solo invito! Il principe Dimitri si avanza verso di voi, col suo sorriso di bull-dog che scopre le sue zanne... e voi vi alzate subito, andate a fare un petit bout de toilette, sedotto da tanta amabilità.

Ah! ah! ah! Voilà che ricomincia! Ah! ah! ah! Sapete a che cosa penso? Alla vostra [p. 90 modifica]lettera, amico mio, alla vostra lettera famosa, colossale, gigantesca! “Voi non sapete che io vi porto nel cuore? Come è mai avvenuto, buon Dio, che io abbia messo tanto tempo a dirvelo?... Egli è che voi siete sola, che voi non avete nessuna forza presso di voi che possa difendervi; egli è che sarebbe stato offendervi il parlarvi d’amore, che le grandi parole avrebbero potuto nascondere il calcolo vigliacco di pervenire a voi per mezzo della vostra debolezza...„ Ah! ah! Parfait! Voi siete tutto ciò che v’ha di più moyen âge! Come un cavaliere errante, voi andate in cerca di avventure... oh, pardon! è venuto da solo; io non l’ho fatto exprès!... Eh, “buon Dio!„ voi avete una grande inclinazione per le vie di traverso! Assolutamente, non sapete dove metter le mani!... Bisogna che io completi la vostra educazione mondaine, volete? Temo soltanto di dover spezzare “l’ideale„ che vi siete formato di me. Incolpatene vous-même; voi sapete che cosa dice la saggezza delle nazioni: la plus belle fille du monde ne peut donner... quel che non ha più!

Quanti anni avete?... Sono sicura di non essere indiscreta; voi siete così giovane che per dieci anni ancora non sarà la pena che ne nascondiate qualcuno. Ventotto anni? Trenta? C’est la fleur même de l’age! Volete sapere l’età [p. 91 modifica]mia? Con tutta la buona volontà del mondo, l’affare non sarà così facile. Se il tempo ha le ali, io faccio del mio meglio per corrergli dietro. È un combattimento ad armi corte; ma vi assicuro che non ho aucune envie di fare la vieille garde!... Quando sarà venuto il momento psicologico (.... per modo di dire) io mi arrenderò, con armi e bagagli. Toujours est-il che sono ancora presentabile, am I not? E voi avete il toupet di non “domandarmi nulla„ di voler soltanto “vivere nella mia ombra„ contento soltanto se le mie mani saranno “pietose alle ferite del cuore!„ Honny soit qui mal y.... pense!... O merveille! o stupore! Messieurs et mesdames; entrate! Ecco l’uomo che non domanda nulla; toccatelo: è di carne e d’ossa; on ne triche pas, quoi! L’uomo che non domanda nulla! On ne paie qu’en sortant!... Sapete dunque di chi mi avete l’aria? Di quei giovanotti e di quelle ragazze che se ne vanno a far delle copie al British Museum, e si attaccano un écriteau, dove dice: visitors are requested not to stand round the student!... E i borghesi della City, le loro mogli, la loro discendenza e le loro serve si dispongono intorno allo studente, che si studia d’essere studiato! Qua la mano: vi facevo più spirito; parole d’honneur! [p. 92 modifica]

Dopo tutto!... A guardarci de près, io m’accorgo di essere ingrata verso di voi. Sapete che cominciavo ad annoiarmi, con questo golfo sempre dinanzi, con questo verde sempre di dietro, con questi mannequins sempre d’intorno? Ah, la noia, la noia vasta, profonda, irresistibile; la noia che vi afferra le mâchoires e che ve le disloca, la noia che vi inchioda in fondo a una causeuse, e che non vi dà guère l’envie de causer, e che vi mette una cappa di piombo sulle spalle e sul petto, come ai dannati del vostro Dante! Ah, la noia che vi accompagna dovunque, come la vostra ombra; che si attacca a voi, che vi penetra tutto, che finisce per diventarvi quasi indispensabile! Qual è stato l’uomo di spirito che ha scritto questa confessione profonda: Mi annoio tanto, che se non mi annoiassi, mi annoierei? Tenez, lo abbraccerei, se fosse qui! J’ai vécu, caro mio. E ne ho viste, come voi dite, di crude e di cotte. Quasi quasi je regrette lo sport knutesque di cui è professore il principe Dimitri Borischoff, governatore di Kiew ed anche un po’ mio marito. Quasi quasi vorrei ricorrere alle ordonnances del dottor Baribine.... Tenez, sbadiglio! Come ho fatto a scrivere tanto? Je n’en reviens pas encore! Domani, meno male; avrò la curiosità di vedere quelle [p. 93 modifica]mine voi farete; ma dopo domani, que vais-je devenir? Tutto sommato, me ne andrò a Loèche. Di li passerò a Londra, per la season. A luglio sarò in Normandia, a Honfleur o al Tréport, c’est selon. In agosto verrò un’altra volta a casa vostra; passerò una quindicina di giorni sui laghi.

Vous voyez; faccio di tutto per distrarmi; ma prevedo che incontrerò difficilmente una persona che mi diverta più di voi. Senza rancore!

Toute à vous


Caterina P. Borischoff.


Post-scriptum, — La vostra amabilità merita bene un premio. Mi permetto di offrirvelo, sotto forma di un consiglio. Se volete riuscire con le donne, non le fate ridere.

P. B.


II.


Alla signora Caterina, principessa Borischoff,
Castellammare.

Hotel Royal.


Signora,

Sono mortificatissimo di doverle dire che Ella si è stranamente ingannata sul conto di quel [p. 94 modifica]manoscritto da me inviatole. Oltremodo sensibile all’interessamento che Ella mostrò di prendere alla nostra letteratura, e per obbedire al desiderio espressomi di leggere qualcosa di mio, mi recai ad onore di farle pervenire quella novellina che, sotto il titolo di Una Dichiarazione ella potrà rileggere — se l’ha fatta ridere tanto — in un prossimo numero del Fanfulla della Domenica. La colpa del curiosissimo equivoco è.... — rida ancora! — del litografo Richter. Se egli mi avesse mandato i biglietti che aspetto da una settimana, ne avrei messo uno, con qualche parola di accompagnamento, dentro la busta contenente il manoscritto. Così, senza nessuna spiegazione, Ella lo ha preso per quel che non era, ma che del resto avrebbe potuto essere! Non mi dica che faccio il galante; la galanteria suppone — de part et d’autre — un piccolo fondo di menzogna, e ciò che io le dico è l’espressione sincera del mio pensiero. Una signora di spirito come lei, è capace di tutto, anche di darne a chi non ne ha de son chef.

Chiamato da affari urgenti a Roma, mi rincresco infinitamente di non poter venire a salutarla di persona. Ma giacchè Ella andrà ai laghi in agosto, avrò l'onore di rivederla lì, quantunque sarà difficile che mi vi anneghi secondo il suo desiderio. Ad ogni modo, trovi [p. 95 modifica]Ella qui l’espressione dei miei più vivi ringraziamenti pei consigli materni di cui mi è stata prodiga, insieme con l’attestato del mio più profondo rispetto.

Devotissimamente


G. Valdara.


III.


TELEGRAMMA. Guglielmo Valdara, Roma.

Venite.