Dizionario militare Francese Italiano/Degli ordini cavallereschi e militari/N

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[p. 352 modifica] NATIONAL DE FRANCE. Ordine nazional di Francia. Fu questo un ordine solamente disegnato nel 1789 da uno de’ comitati dell'assemblea costituente.La decorazione aveva ad essere una croce patente in ismalto bianco , orlata e pomata d' oro , accantonata di quattro gigli: sul dritto in campo azzurro le lettere r. n. (récompense nationale) e le parole all‘interno. Institué en 1789 : sul rovescio due mani strette, in ismalto bianco su campo azzurro, e le parole all’intorno Prix de la vertu.

NAVIRE ET DES ARGONAUTES. Ordine della nave e degli argonauti. Istituzione cavalleresca napolitana a’ tempi degli Angioni Durazzeschi. V.Batiment.

NAVIRE (Du) ET DE LA COQUILLE DE MER. Ordine della nave e dei nicchia di mare. San Luigi istituì quest‘ ordine nell' anno 1269, in memoria della perigliosa spedizione ch’ egli fece per mare in soccorso de’ cristiani. Ma poco appresso alla morte del fondatore, andò obliandosi l’ ordine succitato, il cui contrassegno era una medaglia ellittica di oro, con in mezzo una grossa nave , coronata di un nicchio marittimo eziandio in oro. '

NOBLE MAISON (De la). Ordine della nobil casa. Il quale ordine, conosciuto altresì sotto il nome della stella fu creato in Francia da Giovanni II nell' anno 1351. Il quale voleva in cosiffatta guisa legare a sè gli animi de’ signori della sua corte. E l’ordine avevasi lo stesso motto di quello della stella di Sicilia, quanto a dire monstrant regibus astra viam. Sotto re Carlo III fu affatto spenta questa istituzione; perocchè troppo ed assai malamente erasi conceduta. La decorazione era una stella pentagona in ismalto azzurro, contornata di rosso, coronata d’oro e d’un fregio rosso: portavasi sospesa mercè una catenella dell' indicato metallo.

NOEUD. Nodo. Fra gli ordini equestri che nel regno di Napoli vennero istituiti sotto diversi Sovrani annoverasi questo primamente. Anzi il Costanzo ed altri eziandio lo tengon siccome primo ordine d’Italia. Luigi di Taranto , giusta le parole di Eugenio, secondo marito della regina Giovanna, correndo l’anno 1352 nel dì della pentecoste, in memoria della sua coronazione , ordinò una bellissima compagnia detta del nodo, nella quale si scrissero circa sessanta signori e cavalieri napolitani didiverse famiglie, fra' più valorosi di quei tempi, i quali erano detti comunemente cavalieri erranti. Era l’ insegna di questa compagnia un laccio di seta ed oro, ornato di perle, assai vago e pomposo. Il quale s’ annodava dal re sul braccio di quel cavaliere,che vi entrava bencbè il Costanzo ed il Summonte dicano che si annodava al petto. Così alludevasi alla fedeltà ond'avevasi ad annodare il cuore di colui il quale in tal modo contrassegnato, era tenuto ed obbligato sotto certa forma di giuramento, e di perpetua fede, ed anche per legge dell’ordine, di servire fedelmente il Re suo. E costoro non solo mostrarono fortezza e valore nelle guerre di Napoli , ma in tempo di pace, con buona licenza del Re , ne andavano errando per l'Italia ed altrove, facendo sempre opere degnissime e cavalleresche. Di fatti tanto crebbe la fama e la riputazione di tal ordine, che molti nobili uomini supplicavano il Re, che volesse accettarveli, fra’ quali fu Bernardo Visconti duca di Milano. Tutti questi cavalieri andavano riccamente vestiti a modo del Re, affibbiandosi ciascuno di loro la giornea usata in quei tempi; e quando alcuno di essi facea una valorosa opera, ed un atto nobile, per segno del valor suo portava il nodo disciolto sul braccio sinistro. Egli è ben vero [p. 353 modifica]però. che Filippo Buonanno nel suo libro degli Ordini equestri e militari, che diede alla luce l’anno 1711, descrivendo questa compagnia del nodo, ne rapporta la figura col laccio sul petto, e non già sul braccio, giusta la pittura, che se ne scorgeva in Napoli nel palagio della regina Giovanna. Nel quale vedevansi di questi cavalieri con una veste rossa , a somiglianza di una zimarra di prete, toltene le maniche, e colla berretta dell‘istesso colore, ma senza punte o fiocchi. Soggiunge da ultimo l'autore preallegato, che questo ordine fosse stato messo sotto la regola di San Basilio da Papa Clemente VI.

NOM DE JESUS. Nome di Gesù. Il re Carlo Gustavo fondava quest’ordine nel 1656, in memoria della sua incoronazione. La decorazione portavasi sospesa da’ cavalieri ad un nastro ondeggiato di argento, ed era un sole d’oro con in mezzo il monogramma in campo azzurro.

NOTRE DAME DE BETHLÉEM. Nostra Signora di Bettelemme. Il papa Pio II creò quest’ ordine nel 1459 per conservare l' isola di Lenno riguadagnata su’ Turchi, i quali se n' eran fatti padroni.

NOTRE DAME DU CHARDON. DE BOURBON. Nostra Signora del cardo ovvero di Borbone. V.Chardon.

NOTRE DAME DES GRACES. Nostra Signora delle Grazie. Nel 1223 Giacomo II re di Aragona fondò quest‘ ordine pel riscatto degli schiavi cristiani.

NOTRE DAME DU LIS. Nostra Signora del giglio. Il quale ordine spagnuolo venne fondato nel 1023 da Don Sancio re di Navarra per incuorare i suoi guerrieri contro gl’ Infedeli. I cavalieri erano presi fra le più antiche famiglie , ed il loro numero venne determinato a trentotto. La decorazione era una medaglia ellittica con la Vergine della Concezione nel mezzo.

NOTRE DAME DU ROSAIRE. Nostra Donna del Rosario. Il quale ordine spagnuolo venne fondato da San Domenico nel 1209 col solo scapo di combattere i Mori, i quali desolavano la Spagna. Rappresentavalo una croce la quale terminava in gigli. smaltata bianca e nera , caricata di uno scudo d‘oro, in mezzo al quale era l’ effigie della Vergine sotto il titolo indicato.

NOTRE DAME DE LA MERCI. Nostra Signora della Mercede. Fu questa una pietosa istituzione fondata dalle nobili donne di Barcellona per prestare un soccorso agli ammalati a’ poveri ed a‘ prigionieri.

NOTRE DAME DE LA VICTOIRE. Nostra Signora della Vittoria. Il quale ordine fu solamente concepito dopo la famigerata battaglia di Lepanto combattuta addì 11 di ottobre 1571, che i Cristiani guadagnarono su’ Turchi.

NOTRE DAME DE MONTÉSAT. Nostra Signora di Montesa. V. Montésat.