Dev'orno a la fortuna con coragio
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a cura di Guido Zaccagnini, Amos Parducci
XIII secolo

II
7L’uomo deve resistere fortemente ai colpi di fortuna.
Dev’orno a la fortuna con coragio
istar più forte quando incontra gli ène,
e quanto più gli cresce e fa damagio,
alora più conforta la sua ispene.
E questo agio veduto per usagio:
che ’I bene e ’l male l’uno e l’altro avene;
per me lo dico, che provato l’agio:
chiunqua sé sconforta, no fa bene.
Ben ce dovemo de lo mal dolire,
tempo aspetare e prendere conforto,
si che lo male no tanto rincresca.
Eo, disiando, pensaimi morire:
ventura m’ha condutto a si bon porto,
che tute le mie pene in gioi’ rifresca.