Dentro vaghe pupille accolte avea
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Gio. Battista Ciapetti
XI
Dentro vaghe pupille accolte avea
Le invisibili sue quadrella Amore,
E quivi come accorto Cacciatore,
Che il tempo aspetta, cauto s’ascondea.
Io, che d’usarle frodi non credea
D’uopo avess’egli a saettarmi il core,
Senza por mente e senza aver timore,
Passai laddove ascoso ei m’attendea.
La piaga inaspettata all’alma affanno
Minor recò dell’incivil sorpresa,
Vincer potendo d’altro, che d’inganno;
E conoscermi fece in ogni impresa
Egualmente ferir come Tiranno
E chi lui segue, e chi a lui fa contesa.