Della congiura di Catilina/XLI
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Gaio Sallustio Crispo - Della congiura di Catilina (I secolo a.C.)
Traduzione dal latino di Vittorio Alfieri (1798)
Traduzione dal latino di Vittorio Alfieri (1798)
XLI
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Dubitarono gran pezza gli Allobrogi, a qual partito si appigliebbero. Dall’una parte li traevano i debiti, l’amor della guerra, l’alto guadagno della sperata vittoria: dall’altra maggiori forze vedevano, sicuri consiglj e premj certissimi a fronte di dubbie speranze. Fra tai pensieri ondeggiando costoro, vincea finalmente la sorte di Roma. A Quinto Fabio Sanga, solito protettore della loro città, ogni cosa da essi saputa rivelano. Cicerone da Sanga informatone, ordina ai Legati di fingersi nella congiura caldissimi, di accontarsi con gli altri congiurati, e di prometter bene di se stessi, ingegnandosi di appieno ad uno ad uno distinguerli tutti.