Del veltro allegorico di Dante/VIII.

VIII.

../VII. ../IX. IncludiIntestazione 9 gennaio 2021 75% Da definire

VII. IX.

[p. 19 modifica]VIII. Ognidí accresceva l’amicizia di Martino IV e del re di Napoli: pur sopravvenne il vespro siciliano a confonder costui (1282). Pier di Aragona fu gridato re dalla volente Sicilia: egli ed il suo primogenito Alfonso seppero con la spada difendere i pubblici voti e le ragioni dotali della bella Costanza.

Ed avendo Martino IV inviato in Romagna esercito di francesi per sostenere la donazione di Rodolfo d’Austria ed aiutare Malatesta, Guido di Monte Feltro, a Forlì, fe’ dei nemici la memorabile strage cantata dall’Alighieri (Inf. XXVII, 43 e 44). Ma nuovo e piú grosso stuolo di francesi traboccò in Romagna: non pari di forze serbossi Guido ad altra ventura e andonne in Asti a confino (1283). Moroello Malaspina, respinto dai guelfi di Genova, fu obbligato anch’egli a comprare la pace dai genovesi che, avutolo al loro stipendio, l’inviarono tosto in Sardegna (12S4). E bene opportunamente per lui si placarono essi, ai quali aggiunse forza ed ardire la piú insigne vittoria che nei secoli di mezzo avessero sul mare ottenuta (aprile 6). I pisani furono sconfitti alla Meloria presso Livorno: undicimila prigionieri ornarono il trionfo del vincitore, fra i quali Lotto della Gherardesca figlio del conte Ugolino. Lucca e Firenze unitesi ai genovesi decretarono di spegnere Pisa, rivale abborrita: ma il conte Ugolino s’insignorí della sua patria e mercò dai fiorentini e dai lucchesi pace ingloriosa; ceduti loro i piú ragguardevoli castelli dello stato pisano. E la guerra piú atroce riarse coi genovesi (1285).

Morirono in quell’anno Carlo di Napoli, che lasciò a suo figlio Cario II il solo regno di Puglia; e Martino IV pontefice, invece del quale Onorio IV fu posto. In Sardegna mancò del pari Moroello Malaspina (aprile) cui la gentile Alagia dei Fieschi [p. 20 modifica] (nipote di Adriano V) avea dato Francescano, che indi fu l’amico dell’Alighieri. E finalmente finì di vivere Pietro re di Aragona, il reame del quale toccò ad Alfonso; nell’atto che Giacomo suo minore fratello ebbe la Sicilia, per volere dei siciliani e di Alfonso istesso.