Tamiri dipignitrice

../LIII ../LV IncludiIntestazione 13 giugno 2024 75% Da definire

Giovanni Boccaccio - De mulieribus claris (1361)
Traduzione dal latino di Donato Albanzani (1397)
Tamiri dipignitrice
LIII LV
[p. 248 modifica]

CAPITOLO LIV.

Tamiri dipignitrice.

Tamiri, a suo tempo fu nobile dipignitrice; della cui virtù benchè l’antichità n’abbia forse tolto molto, non gli ha potuto torre ancora la sua nobile nominanza, nè lo suo artifizio1. E dicesi, nella nonagesima Olimpiade, che ella fu figliuola di Micone dipintore; ma perchè noi abbiamo letto, che in un tempo2 furono due Miconi famosi ad Atene amendue dipintori, non è fatto differenza se non in queste poche parole: Ella fu figliuola di quello Micone, che fu chiamato Minore per soprannome. E certo, di quale ella fusse, fu di sì maraviglioso ingegno, che, dispregiati gli esercizj delle donne, seguì l’arte di suo padre. Sicchè, regnando in Macedonia Archelao acquistò gran gloria nella pintura; intanto che

Note

  1. Cod. Cass. allo suo artifizio. Test. Lat. nec artificium.
  2. Cod. Cass. chin minintempo. Test. Lat. eodem tempore.