Dalle dita al calcolatore/XIV/1
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1. Informazione per tutti
Abbiamo visto che, nel corso della storia, è esistito un rapporto continuo di interdipendenza tra la complessità del mondo e della società, le capacità di pensiero logico, astratto, formale, ecc. di cui disponiamo, e infine la potenza e le caratteristiche degli strumenti e delle macchine usate per raccogliere ed elaborare informazioni.
Una rapida, ma non troppo superficiale, analisi di quanto ci sta succedendo intorno mostra che negli anni dal cinquanta ad oggi si è avuta una brusca impennata, quantitativa e qualitativa, nella crescita della complessità: sono aumentate sia la popolazione sia la produzione, ma è anche cresciuta la sperequazione nella distribuzione del benessere, sia tra i diversi stati sia all’interno di ciascuno di essi. È aumentata la ricchezza totale disponibile, ma la denutrizione affligge masse crescenti di persone.
Tra il sessanta e l’ottanta si è avuta una larga disponibilità di strumenti elettronici di comunicazione: telefono, radio, TV ed HI-FI; dall’ottanta ad oggi si è aggiunta la diffusione di strumenti di calcolo e di elaborazione di informazioni di una potenza incredibile e in un numero inimmaginabile. In Italia, nel 1987, ci siamo trovati vicini al valore di un computer ogni trenta abitanti. Oggi si può considerare diffusa a livello di massa la disponibilità di una potenza di ricezione di informazioni e di elaborazione che, solo pochi decenni fa, era negata ai più avanzati centri di ricerca.