Dalle dita al calcolatore/XI/2
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2. La ghematria
L’uso promiscuo di segni validi come lettere e come numeri conduce allo sviluppo di molti codici usati per messaggi segreti, e di quella “scienza” che i Greci chiamano isopsefia e gli Ebrei ghematria. Sono tecniche molto sofisticate di cui fanno largo uso gli oracoli, i maghi e gli esegeti delle Sacre Scritture. Queste tecniche sono ampiamente descritte da Ifrah nella sua Storia universale dei numeri.
Qui basti ricordare che si ricorre a tali tecniche per dare un nome alla Bestia dell’Apocalisse, cioè l’Anticristo, che l’evangelista Giovanni indica col numero 666.
“... e che nessuno possa comprare o vendere all’infuori di chi ha il marchio, che è il nome della bestia selvaggia o il numero del suo nome. Qui sta la SAPIENZA. Chi ha INTELLIGENZA calcoli il numero della bestia selvaggia, poiché è un numero d’uomo: e il suo numero è seicentosessantasei” (Apocalisse, 13, 17/18).
Di volta in volta, nel 666 si vuol riconoscere Nerone, Diocleziano, i Romani in genere e, da ultimo, Lutero. Ma i luterani non perdono l’occasione per ribattere che la Bestia è proprio il Papa (Vicarius Filii Dei), considerando la somma di quelle lettere che corrispondono a numeri romani: