Corano/Capitolo XLV

Capitolo XLV

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Maometto - Corano (650)
Traduzione dall'arabo di Vincenzo Calza (1847)
Capitolo XLV
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CAPITOLO XLV.

l’inginocchiata1.

Dato alla Mecca. — 36 Versetti.

In nome di Dio clemente, e misericordioso.

1.  H. M. La rivelazione del Libro viene da Dio possente, e savio.

2.  Vi sono ne’ cieli e sulla terra segni d’avvertimento per i credenti.

3.  Nella vostra creazione, in quella degli animali sparsi sulla terra, vi sono segni per il popolo che crede fermamente.

4.  Nel succedersi della notte e del giorno, nei beneficj che Dio manda dal cielo, e co’ quali vivifica la terra poco prima morta, nella direzione che impone ai venti, vi sono segni per gli uomini che hanno intelligenza.

5.  Sono questi insegnamenti di Dio2: noi te li ripetiamo con tutta verità: a che cosa dunquè crederanno (gl’infedeli) se ricusano di credere a Dio e ai suoi miracoli?

6.  Guai a qualunque bugiardo empio,

7.  Che ascolta la lettura degl’insegnamenti di Dio, e persevera tuttavia nell’orgoglio come se non gli ascoltasse! Annunzia a colui un gastigo crudele.

8.  E che se impara qualcuno di questi insegnamenti (versetti del Corano) li prende in derisione. A quegli uomini toccherà il supplizio ignominioso.

9.  Dietro loro sta l’inferno; i beni che hanno ammassati non serviranno loro a nulla, come egualmente quei che hanno presi per protettori a fianco di Dio. Un gran supplizio li attende.

10.  Così è stabilito. Un gastigo di pene dolorose è preparato a coloro che non credono ai segni di Dio.

11.  È Dio che vi ha sottomesso il mare, affinchè le navi lo percorressero per di lui ordine, perchè abbiate (prove) della generosità di Dio, e perchè gli siate riconoscenti.

12.  Egli vi ha sottomesso tutto ciò che è ne’ cieli e sulla terra; tutto viene da esso. Vi sono in ciò de’ segni per chi riflette.

13.  Di’ ai credenti che perdonino a coloro che non sperano nei giorni di Dio stabiliti per premiare gli uomini secondo le loro opere3.

14.  Chi fa il bene lo fa per suo proprio conto; chi fa il male lo fa a suo danno. Voi ritornerete tutti innanzi a Dio.

15.  Abbiamo dato ai figli d’Israele il Libro (il Pentateuco), la saviezza, ed i profeti; li abbiamo cibati di eccellenti alimenti, e li abbiamo inalzati al disopra di tutti i popoli.

16.  Abbiamo fatto veder loro le prove evidenti de’ nostri ordini, ed essi non cominciarono a dividersi fra loro che allorquando possedettero la scienza, e [p. 257 modifica] ciò per dispeito gli uni contro gli altri. Il giorno della resurrezione il tuo Signore decidera fra essi sui punti delle loro quistioni.

17.  Quindi l’abbiamo stabilito (apostolo) con una legge divina. Seguila, e non seguire i desiderj di quei che non sanno nulla4.

18.  Poichè essi non potrebbero servirti a nulla contro Dio. I malvagi si proteggono gli uni con gli altri; ma Dio protegge coloro che lo temono.

19.  Questo (Corano) è come la luce per gli uomini; egli è la direzione, ed una (prova) della misericordia di Dio per quei che credono fermamente.

20.  Coloro che fanno il male pensano forse che noi li tratteremo come quei che credono, che fanno il bene, di modo che la vita e la morte di ciascuno siano le stesse? Quanto giudicano male!

21.  Dio ha creato i cieli e la terra nella verità. Egli ricompenserà ogni uomo secondo le sue opere, e niuno sarà leso.

22.  Che ne pensi tu? Colui che ha fatto un Dio delle sue passioni, colui che Dio fa errare appositamente, sull’udito e sul cuore del quale ha apposto il suggello, e la cui vista ha coperta con una benda, chi potrebbe dirigere un tal uomo dopo che Dio l’ha smarrito? Non vi rifletterete?

23.  Dicono: Non v’è altra vita che questa. Noi moriamo e viviamo, il tempo solo ci annienta. Essi non ne sanno nulla; non formano che supposizioni.

24.  Quando si raccontano loro i nostri miracoli evidenti (i nostri versetti chiari) che dicono? Dicono: Fate ritornare in vita i nostri padri, se dite la verità.

25.  Di’ loro: Dio vi farà rivivere, e poi vi farà morire; quindi vi riunirà il giorno della resurrezione. Non v’è alcun dubbio su ciò; ma la maggior parte degli uomini non lo sa.

26.  A Dio appartengono i cieli e la terra; il giorno in cui verrà l’ora (ultima), gli uomini che negano la verità saranno perduti.

27.  Tu vedrai ogni nazione inginocchiata. Ogni popolo sarà chiamato dinanzi al suo libro5. Sarete ricompensati in quel giorno secondo le vostre opere.

28.  È il nostro libro; egli parlerà di voi con tutta verità, giacchè noi registriamo in esso tutto ciò che voi fate.

29.  Dio comprenderà nella sua misericordia quei che hanno creduto e praticato il bene. E una fortuna incontestabile!

30.  Agl’increduli si dirà: Non vi sono stati forse raccontati i nostri miracoli? Ma voi vi siete insuperbiti, ed eravate un popolo colpevole.

31.  Quando vi si diceva: Le promesse di Dio sono la verità stessa, e l’arrivo. dell’ora non ammette dubbio, voi dicevate: Non sappiamo che cosa sia l’ora: non ne abbiamo che un’opinione vaga, e non ne abbiamo alcuna certezza.

32.  Allora le loro cattive azioni si presenteranno ai loro occhi, ed (il gastigo) di cui si ridevano gl’invilupperà da ogni lato.

33.  Si dirà loro in quel giorno: Ci scorderemo di voi, siccome voi avete scordato il giorno della comparizione dinanzi il vostro Signore; il fuoco sarà la vostra casa, e non troverete alcun ajuto.

34.  Vi è toccata questa sorte perchè avevate preso in derisione i segni di Dio, e perchè la vita di questo mondo vi aveva incantati. Non si faranno più ritornare sulla terra in quel giorno per meritare (con opere buone) la sodisfazione di Dio.

35.  La gloria appartiene tutta a Dio, a Dio, padrone de’ cieli, e della terra, Signore dell’universo. [p. 258 modifica]

36.  La grandezza sublime gli appartiene tanto ne’ cieli che sulla terra; egli è il Possente, il Savio.

Note

  1. Si legge nel versetto 27 di questo capitolo le parole seguenti: Tu vedrai ogni nazione inginocchiata. Ciò ha dato il nome al capitolo.
  2. La parola aiat, plurale di aie, vuole dire in arabo miracolo, segno, e versetto del Corano; è perciò che questa parola può unirsi colla parola leggere, recitare. Nel caso presente la parola aiat viene spiegata per insegnamenti.
  3. I giorni di Dio s’intendono i giorni delle vittorie promesse ai credenti sui loro nemici. Questo passo è in contradizione collo spirito di tanti altri passi ne’ quali si raccomanda di perseguitare gl’infedeli spietatamente.
  4. Cioè, degli Arabi, che non hanno per sè alcun libro divino, che non hanno. ricevuta alcuna rivelazione.
  5. Dinanzi al Libro, in cui sono registrate le opere di ciascheduno.