Corano/Capitolo XC
Questo testo è completo. |
◄ | Capitolo LXXXIX | Capitolo XCI | ► |
CAPITOLO XC.
il territorio.
Dato alla Mecca. — 20 Versetti.
In nome di Dio clemente e misericordioso.
1. Io non giurerò per questo territorio,
2. Il territorio che sei venuto ad abitare;
3. Nè per il padre, nè per il figlio.
4. Abbiamo creato l’uomo nella miseria.
5. S’immagina forse che niuno è più forte di lui?1
6. Ei grida: Ho speso somme enormi.
7. Pensa l’orso che niuno lo veda?
8. Non gli abbiam noi dato due occhi,
9. Una lingua e due labbra?
10. Non l’abbiam noi condotto sulle due grandi strade (del bene e del male)?
11. E pure non ha ancora discesa la calata.
12. Che cos’è la calata?
13. È di ricomperare gli schiavi,
14. Di nudrire, in tempo di carestia,
15. L’orfano con cui siamo legati per sangue,
16. O il povero che dorme per terra.
17. Colui che agisce così, e che inoltre crede, o raccomanda la pazienza agli altri, cho consiglia l’umanità,
18. Sarà fra quei che occuperanno la dritta nel giorno del giudizio.
19. Quei ch’avranno accusato i nostri sogni di bugie occuperaimo la sinistra;
20. Saranno circondati d’una volta di fiamme.
Note
- ↑ Gli uni credono che in questo passo si fa allusione a Walid-ben-Moghaiza, uno pei più terribili avversarj di Maometto; altri che questo passo concerne un certo Abul Achadd ebn el Kaida, dotato d’una forza erculea.