Capitolo LV

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Maometto - Corano (650)
Traduzione dall'arabo di Vincenzo Calza (1847)
Capitolo LV
Capitolo LIV Capitolo LVI

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CAPITOLO LV.

il misericordioso.

Dato alla Mecca. — 78 Versetti.

In nome di Dio clemente, e misericordioso.

1.  Il Misericordioso ha insegnato il Corano;

2.  Ha creato l’uomo;

3.  Gli ha insegnato l’eloquenza.

4.  Il sole e la luna (si muovono) giusta un calcolo.

5.  Le piante e gli alberi si curvano dinanzi a Dio.

6.  Ed il cielo, egli l’ha eretto, e stabilita la bilancia,

7.  Affinchè non defraudiate nel peso.

8.  Pesate giustamente, e non fate tracollar la bilancia.

9.  E la terra, egli l’ha posata per i (diversi) popoli.

10.  Sulla terra ši trovano i frutti, e l’albero di palme che ha il frutto coperto d’invoglia,

11.  Ed i cereali colla lor paglia e le piante odorose.

12.  Quale de beneficj di Dio negherete voi?1

13.  Egli ha formato l’uomo di terra come quella del vasajo.

14.  Ha creato i genj dal fuoco puro senza fumo.

15.  Quale dei benefizj di Dio negherete voi?

16.  Egli è il sovrano dei due orienti;

17.  E il Sovrano dei due occidenti2.

18.  Quale dei benefizj di Dio negherete voi?

19.  Ha separato i due mari che si toccano.

20.  Fra loro vi è una barriera, ed essi non debordano.

21.  Quale, ec. [p. 276 modifica]

22.  L’uno e l’altro forniscono perle e coralli.

23.  Quale, ec.

24.  A lui appartengono le navi che traversano i mari come montagne.

25.  Quale, ec.

26.  Tutto ciò che è sulla terra passerà.

27.  La sola faccia di Dio resterà circondata di maestà e gloria.

28.  Quale, ec.

29.  Tuttociò che è nei cieli e sulla terra gli dirige i suoi voti. Ogni giorno è occupato a qualche nuova opera3.

30.  Quale, ec.

31.  Noi attenderemo un giorno al vostro giudizio, o uomini, e genj!

32.  Quale, ec.

33.  Riunione d’uomini e di genj, se potete penetrare al dilà dei limiti dei cieli e della terra, fatelo; ma non vi penetrerete se non in forza d’un potere (reale).

34.  Quale, ec.

35.  Un diluvio di fuoco sarà scagliato contro di voi, e del rame fuso. Voi non prevalerete.

36.  Quale, ec.

37.  Quando il cielo si dividerà, quando sarà rosso come il cuojo tinto.

38.  Quale, ec.

39.  In quel giorno non s’interrogheranno più nè gli uomini, nè i genj sui loro peccati.4

40.  Quale, ec.

41.  I colpevoli saranno riconosciuti ai loro segni; saranno presi per i capelli e per i piedi.

42.  Quale, ec.

43.  Ecco l’inferno che i colpevoli trattavano di favola.

44.  Gireranno intorno alle fiamme e all’acqua bollente.

45.  Quale, ec.

46.  Quei che temono la maestà di Dio, avranno due giardini5.

47.  Quale, ec.

48.  Ambedue ornati di boschetti.

49.  Quale, ec.

50.  In ambedue, due sorgenti vive.

51.  Quale, ec.

52.  In ambedue, due specie di ciascun frutto.

53.  Quale, ec.

Note

  1. Il verbo negherete coi è nel testo al comune, perchè deve riferirsi ai genj ed agli uomini.
  2. Cioè, il nascere ed il tramontare del sole d’estate e d’inverno.
  3. L’ultima frase di questo versetto può esser tradotta più letteralmente così: Ogni giorno egli è in un’altra condizione. Queste parole che, secondo i commentatori, vogliono dire che Dio s’occupa dell’esecuzione de’ suoi decreti uno dopo l’altro, della morte e della vita degli esseri creati, dell’abbassamento degli uni, o dell’inalzamento degli altri; queste parole hanno un senso differente presso i musulmani mistici; vogliono dire che Dio, uno ed indivisibile, invariabile nella sua essenza, è multiplice ne’ suoi attributi, e prende ad ogni momento una nuova forma che varia all’infinito, che produce la creazione e l’assorbe, si manifesta e si vela.
  4. Non s’interrogheranno nè gli uni nè gli altri al momento della resurrezione, ma l’esame avrà luogo nell’atto istesso del giudizio.
  5. Secondo gli uni, di questi due giardini, uno sarà per i genj, l’altro per gli uomini; secondo altri, due giardini per ciascun individuo, uno come ricompensa delle sue opere, l’altro come un benefizio surerogatorio. In quanto alle due specie d’ogni frutto s’intende una specie simile per il gusto ai frutti della terra, l’altra d’un gusto celeste sconosciuto alla terra.