Concedi al crin, ch'al Sol fa biondi oltraggi
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Tenebroso meandro, entro il cui giro | ► |

I
INNANZI ALLO SPECCHIO
Concedi al crin, ch’al Sol fa biondi oltraggi,
con aurei calamistri ondosi errori,
e d’un cristallo a’ getici rigori
pingi sul viso i piú fioriti maggi.
D’un duro gelo a’ balenanti raggi
désti al regno di Cipro immensi ardori,
e rendi a te necessitati i cori
sacrar de’ pianti i liquefatti omaggi.
Cosí col vetro, ond’eleganze ha rare,
la tua beltá turbe d’amanti atterra,
tanto nell’arti insidïosa appare.
D’Archimede rinnovi a noi la guerra:
ei con gli specchi accese l’oste in mare,
tu con gli specchi accendi l’alme in terra.