Con qual magia di cristallina lente
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Questo testo fa parte della raccolta Giacomo Lubrano
VI
L’OCCHIALINO
Con qual magia di cristallina lente,
picciolo ordigno, iperbole degli occhi,
fa che in punti d’arene un Perú fiocchi,
e pompeggi da grande un schizzo d’ente?
Tanto piacevol piú, quanto piú mente;
minaccia in poche gocce un mar che sbocchi;
da un fil, striscia di fulmine che scocchi,
e giuri mezzo tutto un mezzo niente.
Cosí se stesso adula il fasto umano,
e per diletto amplifica gl’inganni,
stimando un mondo ogni atomo di vano.
Oh ottica fatale a’ nostri danni!
Un istante è la vita, e ’l senso insano
sogna e travede eternitá negli anni.