Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici/Costituzione meteorologica del cielo di Venezia

Costituzione Meteorologica del Cielo di Venezia

../Differenza fra il livello di Padova e di Venezia per il barometro ../Distanza del campanile di S. Marco in Venezia dalla specola astronomica di Padova colla posizione geografica del medesimo IncludiIntestazione 25 aprile 2022 75% Da definire

Differenza fra il livello di Padova e di Venezia per il barometro Distanza del campanile di S. Marco in Venezia dalla specola astronomica di Padova colla posizione geografica del medesimo

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11.FEBBRAIO 1797.

Costituzione Meteorologica del Cielo di Venezia

Volendo dare un’esatta idea della Costituzione Meteorologica del Cielo di Venezia, confessiamo, che ci bisognerebbe una serie più lunga di osservazioni. Non abbiamo se non che 22. Mesi di Osservazioni fatte nell’Isola di Murano, e queste interrottamente negli Anni 1791. 1792. 1794. Abbiamo le Osservazioni Vecchie fatte in Venezia dal fu benemerito Sig. Tommaso Temanza Pub. [p. 160 modifica]Architetto, ed Ingegnere d’Acque con gran diligenza, ma che essendo notate per la ora del Mezzodì, lasciano desiderare notizia dell’altre Ore.

Non v’è di sicuro, che la misura della Marea, e della quantità d’acqua caduta dal Cielo in Pioggia, Neve, ec. E questa misura per molti Anni ci può dare un Medio giusto. Tuttavia in questa breve relazione, tirando il partito possibile dall’Osservazioni che abbiamo, speriamo di porgere un’idea sufficiente del Cielo di Venezia per quanto riguarda la Medicina, e si vedrà che il nostro Clima deve essere per tal conto, com’è realmente, uno de’ più sani. Comincieremo dalla qualità de’ Giorni: ed eccola nella seguente Tavola Mese per Mese.

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Qualità de’ Giorni.

Mesi. Pioggia. Vento Caligine. Serio. Quantità
Forte. di
Pioggia.
Poll. Lin.
Gennajo 
5 5 8 10 1 10
Febbrajo 
4 5 7 10 3 6
Marzo 
4 6 3 14 2 0
Aprile 
8 4 1 10 3 8
Maggio 
11 9 1 10 4 11
Giugno 
9 7 1 15 2 4
Luglio 
8 7 0 19 4 0
Agosto 
6 4 1 18 2 4
Settembre 
8 4 0 17 2 8
Ottobre 
9 7 3 13 3 11
Novembre 
8 6 6 9 3 8
Decembre 
8 7 8 8 1 8
Somme 88 71 30 150 36 6


I Giorni di Pioggia 88. per un Medio di 8. Anni. E secondo le Note del Sig. Temanza sarebbero meno, sono in minor numero assai che in Padova, la qual ventilazione dell’Aria tende a renderla salubre col dissipare i ristagni.

I Giorni di Caligine, sono, in mediocre numero, e di rado; e di rado essa si mantiene tutta la Giornata, dissipata da’ Venti.

Finalmente i Giorni Sereni, quali si possono chiamare, se anche vi sia qualche nuvoletta vaga, e leggera, regnano quasi la [p. 162 modifica]metà dell’Anno; altra condizione di salubrità.

La quantità della Pioggia ( misura di Parigi ) eccede quella di Padova, molto più quella di Chioggia: ad onta del minor numero de’ Giorni Piovosi, perchè devono essere più forti. In pieno però conservano l’aurea mediocrità .

Frequenza de’ Venti.

Tramontana 
48.
Greco 
141.
Levante 
224.
Sirocco 
55.
Ostro 
35.
Libecio 
38.
Ponente 
31.
Maestro 
15.

Questo è il Medio Annuale, cavato dal corso di cinque anni del Sig. Temanza, che vuol dire all’ora di Mezzodì. In altre Ore si trova una rapporto diverso. P. E. la mattina, dall’Osservazioni di Murano, si trova una maggior frequenza di Vento di Tramontana, e molto maggiore di Maestro. Inol[p. 163 modifica]tre bisogna guardare i Mesi. Nel Verno predominano i Tramontani, e Grecali, nella State gli Australi, Sciroccali, ec. Ma parmi doversi tenere più conto dei Venti diurni come di quelli del Mezzodì, i quali spirando da Levante, sono saluberrimi, e perciò anche per opinione degli Antichi rendono le abitazioni di queste spiaggie sanissime, come anche sani sono i Tramontani, e Maestrali.

Dopo de’ Venti si può considerare la Temperatura del Clima, ma qui si fa sentire la scarsezza dell’Osservazioni, le quali non abbracciano neppure due Anni intieri. Inoltre non si capisce bene nè l’ora, nè l’esposizione del Termometro. Paragonati pertanto i Medi de’ Mesi col Termometro di Padova, quel di Venezia per Medio dell’Anno dà Gradi 11,72. centesime di Reaumur; quel di Padova Gr. 11,10. mezzo grado crescente di meno; i Mesi di Luglio, e d’Agosto particolarmente danno questo eccesso a Venezia. Credo, che offenda più il senso, che la salute.

L’Igrometro presenta un fatto inaspettato; poichè dimostra che in Venezia fa più secco, che in Padova; il che certo fa stupo[p. 164 modifica]re, e non si avrebbe mai pensato senza le Osservazioni, essendo Venezia dentro l’Acqua.

Gl’Igrometri di Venezia, e di Padova comparati (e sono comparabili della maniera del Sig. Professore Chiminello ) procedono bensì d’accordo nell’alzarsi, ed abbassarsi contemporaneamente; ma in 22. Mesi d’osservazione non ve n’è uno che non marchi più asciutto in Venezia, che in Padova, e ciò con notabile eccesso. Poichè se inPado va si trova per un medio 80. Gradi di asciutto, in Venezia sono quasi 140. E nascendo sospetto che l’osservazione di Venezia sia fatta all’ora del maggiore secco 2. ore dopo Mezzodì circa, essendo l’osservazione di Padova fatta la mattina, ora generalmente del minore secco, si è presa l’ora del maggior secco anche di Padova; eccede questo d’un terzo quello della mattina (come 3. a 2.); ancora si trova l’asciutto di Padova a quel di Venezia come 120 a 1401. Qual può [p. 165 modifica]mai essere la cagione di tale stravaganza? Forse il salso dell’Aria Marina? Forse la mancanza d’Alberi, ed altri Vegetabili, che copiosamente traspirando, inumidiscono in Terraferma l’Aria? Forse il minor numero di Giorni piovosi? Forse la maggior frequenza del Vento di Levante per se asciutto? Forse e infine la frequenza generale de’ Venti forti, che ventilando l’aria dissipano i vapori.

In ogni modo questo asciutto dell’Aria di Venezia dee renderla più sana; il che concorre a costituire questo soggiorno, e paese, per questa qualità fisica del Cielo, uno de’ più felici, ed invidiabili.

Non parlo del Barometro, il cui Medio a Livello del Mare, si sa ora essere stabilito a Pollici 28. lin. 2., e come questo Livello decade da quello di Padova incirca 30 [p. 166 modifica]piedi, a Padova si trova 4. decime circa più basso, ed a proporzione in luoghi più elevati. Questa gravità maggiore dell’Aria al Livello del Mare, unita all’asciutto, dovrebbe renderla anche più elastica, e con ciò ajutare, e promuovere la circolazione del sangue, e degli altri umori con vantaggio della macchina umana; ciò che dee contribuire a rendere più ingegnosi e spiritosi, come difatto sono, gli abitanti di Venezia.

Resta a parlare d’una particolarità propria del paese, che dee pure concorrere a purgare l’Atmosfera Veneziana. Questo è il Flusso, e Riflusso del Mare. Le circostanze della Marea in Venezia sono illustrate, dall’Abb. Toaldo (di gloriosa memoria) nel suo Saggio Meteorologico, Parte I. Art. 8. dove il Lettore potrà trovare i detagli che potesse desiderare. Quì noteremo le principalissime.

I. Le acque sei ore crescono, sei ore calano. Crescono al levar e tramontar della Luna. Calano, dopo un breve acquistizio poco avanti il passaggio della Luna per il Meridiano, tanto di sopra, che di sotto. Queste mutazioni però ritardano ogni giorno se[p. 167 modifica]condo il ritardo giornaliero della Luna stessa. Inoltre riguardo i siti della Laguna conviene considerare la varietà de’ Canali, che vanno ai Porti.

II. Ogni Mese vi sono due Punti d’Acqua, o sia Maree alte, una intorno il Novilunio, l’altra intorno il Plenilunio. Cominciano intorno 4. giorni avanti, e terminano 4. giorni dopo. La quantità del crescimento è circa di tre piedi, ed in tempo di Burrasca arrivano a 4, e 5. talora 6. piedi. Nei Quarti di Luna l’Acqua appena si alza di poche oncie. L’ora dell’acqua alta è circa un’ora e mezza avanti che la Luna arrivi al Meridiano di sopra, e di sotto: ma con varietà, secondo le stagioni. Cosi da una stagione all’altra il crescere, ed il calare varia dalle 4. alle 8. ore: Variano del pari le quantità, nei Solstizj, in Giugno, ed in Gennajo spezialmente, crescono, e calano più che negli Equinozj. Nei Plenilunj, pure il Sig. Professore Chiminello ha trovato, e provato che la Marea riesce di qualche oncia più grande.

Sopra di questa materia non ci estenderemo di più: solo avvertiremo i Medici ad avere qualche vista sopra le ore della Marea; [p. 168 modifica]poichè se il detto di Aristotile, che, homines, æsto accedente, nascuntur, recedente moriuntur, non è vero a rigore: nullaostante, per confronti fatti dal dotto Medico di Chiozza Signor Dottor Vianelli, che da anni tiene un’esatto registro della Marea, con accurate osservazioni Medico Meteorologiche, Necrologiche, Reologiche, si trova che il detto di Aristotile si verifica in pieno, in questi limiti, che gli uomini nascono più a Marea bassa, che alta.

Forse anche, al proposito, non sarà inutile di prestare qualche attenzione a quelle combinazioni Lunisolari, le quali alterando la Marea, alterano anche gli altri corpi terreni, particolarmente le Macchine Idrauliche degli Animali, e molto più le delicate degli ammalati, secondo l’avviso di dottissimi Medici.

Note

  1. Fatto nuovo confronto di Osservazioni con Igrometri concordi istituito in Padova alla Specola, ed a Venezia dal dotto Giovane Sig. Abb. Salvadore dal Negro. Socio dell’Accademia di Padova, per lo spazio di cinque Mesi, Giugno, Luglio, Agosto, Settembre, ed Ottobre 1796., quantungue non si trovi quella regolarità, che si bramerebbe: pure il numero de’ giorni, si ha un risultato conforme all’esposta qui sopra, vale a dire, un’eccesso d’asciutto a Venezia sopra di Padova, che per un medio giornalmente è di Gradi 8.