Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici/1786

Giornale dell’Anno 1786. Delia Denominazione delle Lune

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Giornale 1786.

Della Denominazione delle Lune.


Un popolare pregiudizio difficilmente si toglie. Vuole il Popolo che ogni Mese abbia la sua Luna, e che ogni Luna si debba chiamare col nome del suo Mese.

Di tal pregiudizio pertanto si può riconoscere un’origine che tiene qualche cosa di reale. La divisione del tempo in mesi proviene realmente dalle Lune; perchè molto prima fu conosciuto il corso della Luna, che quello del Sole, potendosi quelle dentro d’un anno, ed anche meno, col giro, e colla rinnovazione di due o tre Lune, stabilire almeno all’ingrosso, quando vi vogliono secoli per definire il corso annuo del Sole, e come ben disse il Vico, non vi vuolse meno d’un mille anni, perchè s’abbia potuto contar l’anno, che poi fu diviso in 12 parti per le 12 Lune, che abbraccia.

Furono dunque i Mesi appresso i popoli tutti in origine Lunari, ed allora era [p. 205 modifica]necessario chiamar le Lune, o col numero con cui si succedevano, o col nome del Mese, che vi si era applicato, ex gr. Luna prima, o la Luna di Marzo, la seconda Luna, o la Luna d’Aprile, ec.

Ma quando si vuole combinare l’anno Lunare, e l’anno Solare, allora nacque l’imbroglio. Questa combinazione pertanto era conveniente per evitare la confusione nella vita civile: perchè altrimenti, certi doveri pubblici, o privati, funzioni, spettacoli, mercati, riscossioni, pagamenti, Feste, sarebbero andati vagando per tutte le stagioni dell’anno, con molto incomodo, come il Ramadam, o il digiuno de’ Turchi (ed in parte anche la nostra Quaresima): per evitare il quale incomodo i popoli colti ebbero ricorso al Sole, ponendo per esempio una tal solennità in quella Luna, che seguiva immediatamente il Solstizio, l’Equinozio, ec.

In quest’anno Lunisolare, volendosi ritenere la denominazione delle Lune dai Mesi (resi Solari) sorge una vera implicanza; e questa proviene dalla disuguaglianza, ed incommensurabilità dell’anno Lunare, e dell’anno Solare, o sia tra le 12 Lune, e li 12 Mesi dell’anno Solare. Abbraccia [p. 206 modifica]

L’Anno Solare giorni 365 h. 5 min. 48 sec. 43
Le 12 Lune 354 8 48 38
eccesso dell’anno Solare Gior. 10 h. 21 m. 0 sec. 5 sono incirca 11 giorni (una Lunazione fa giorni 29. h. 12 min. 44 sec. 3).

Ora, se una Luna suppongasi fatta al principio del primo Mese Solare; la denominazione del Mese potrà correre, e si dirà bene Luna di Gennajo, così quelle degli altri Mesi.

Nel secondo anno la Luna (che sarà la Decima Terza) si sarà fatta li 21 di Decembre, ma ancora riterrà nel Gennaio 18 Giorni, e potrà seguitare a chiamarsi Luna di Gennajo, ec.

Nel terzo anno, la Luna 25 si farà li 10 Decembre, e non ostante entrando per alcuni giorni nel Gennajo seguente potrà ritenere lo stesso nome.

Ma compito il terzo anno, ed entrando il Quarto, la stessa Luna prima che viene a stare la 27, si fa li 30 Novembre, e non porta verun giorno in Gennajo: come potrà dunque chiamarsi la Luna di Gennajo? andando avanti, la Luna di Gennajo passerebbe per tutti li mesi, e per tutte le stagioni, ecco l’implicanza. [p. 207 modifica]

Per rimediare in parte a questa confusione fu introdotto da Metone Ateniese il ciclo Lunare di 19 anni, fondato su questo, che a capo di 19 anni Solari tornano i Novilunj agli stessi giorni dell’anno colla differenza di men che due ore. Ma in questo spazio di 19 anni Solari non comprese 235 Lunazioni, quando, a 12 per anno, non sarebbero che 228, avanzano dunque sette Lune fuori dei 12 Mesi: come potranno queste ottenere la denominazione propria d’un Mese?1

Ora volendosi ostinare a chiamare le Lune co’ nomi de’ Mesi, è chiaro, che bisogna sorpassare sette Lune in 19 anni, o notarle con altra Marca. Di fatto furono queste [p. 208 modifica]chiamate Lune embolismiche, che vuol dire incerte, intercalate; ma con qual ordine dovevasi fare questo salto di nome, o interposizione di Luna? Si vede, che ogni tre anni, avanzando 33 giorni, avanza più d’una Luna, ed essendo sette in 19 anni, non basta neppure intercalare ad ogni tre anni, come di fatto si pratica.

Ma come soddisfare il popolo, e qual metodo ragionevole puossi tenere per applicare tollerabilmente questa denominazione dei Mesi alle Lune?

I Cinesi, che hanno usato sempre l’anno Lunare, senza per altro trascurare il corso del Sole, chiamano le Lune col numero della loro successione Luna prima, Luna seconda, terza, quarta, ec. facendo sempre la prima Luna quella che comincia immediatamente avanti l’ingresso del Sole nel segno de’ Pesci (e però essa Luna comincia sempre tra li 18 Gennajo, e li 20Fonte/commento: Pagina:Toaldo - Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici, Vol 3 - 1802.djvu/314 Febbrajo). Per la Luna embolismica, o intercalare, dopo il terzo anno tengono un semplicissimo metodo di collocarla; quando una Luna succede tra segno e segno, cioè, quando passa un’intiera Luna, dentro la quale il Sole non cambia segno nel Zodiaco, questa, qualunque [p. 209 modifica]sia il numero, chiamano Luna Intercalare p. e. terza Luna intercalare, sesta Luna intercalare, decima, undecima Luna intercalare (avendo già prima numerata la terza, sesta, decima, ec.) come in quest’anno 1786 la prima Luna Chinese comincierebbe il dì 29 Gennajo (astronomico che comincia dal Mezzodì), oppure il dì 30 civile (cominciato dalla mezza notte seguente); la seconda il dì 28 Febbraio; la terza 29, o 30 Marzo; quarta 28 Aprile; quinta 27 Maggio; sesta 26 Giugno; settima 25 Luglio; ma la seguente che si fa li 23 Agosto dopo l’Ingresso del Sole in Vergine, e termina li 23 Settembre avanti che il Sole esca dal detto segno di Vergine, non si chiamerebbe già Luna ottava, maFonte/commento: Pagina:Toaldo - Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici, Vol 3 - 1802.djvu/314 Luna settima intercalare; la seguente sarà la Luna ottava ec.

Questo è metodo semplice, e buono, ma troppo astronomico per il popolo. Potressimo tuttavia adattarlo alla nostra forma de’ Mesi Solari in questo modo: quando in un Mese si fanno due Lune, una al principio, l’altra al fine, potrebbesi ragionevolmente chiamar questa seconda Luna di quel mese; per esempio, in quest’anno 1785, in Decembre si sono fatte due Lune; una al primo, [p. 210 modifica]l’altra al 31; questa dunque si chiamerebbe seconda Luna di Decembre, e sarebbe quella con cui entra l’anno 1786, occupando quasi tutto il Mese di Gennajo; quella che si fa li 29 Gennajo, sarebbe la Luna di Gennajo; e questo è anche l’ordine, che ho preso nel Giornale, con cui si trova la Luna Pasquale esser la Luna di Marzo, da cui altri prendono norma, come dirò. Intanto la esposta combinazione, per la forza generale dell’epatta, o sia degli 11 giorni d’anticipazione ciascun anno, avrebbe luogo in seguito dopo li tre anni nel 1788 in Agosto, nel 1791 in Luglio, ec.

Questa, come dico, pare la maniera più ragionevole d’intercalare le Lune, e salvar la denominazione delle medesime dai mesi; poichè sempre la Luna denominata avrebbe in quel mese almeno delle ore; quando volendo prender norma dalla Luna Pasquale (facendola prima Luna di Marzo) succederà non di rado che una Luna sarà chiamata col nome di quel Mese nel qual non tiene parte veruna, nè giorno, nè ora; il che è accaduto già nove volte in questo secolo, e succederà nel 1791, in cui sarà Pasqua li 24Fonte/commento: Pagina:Toaldo - Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici, Vol 3 - 1802.djvu/314 Aprile, il Novilunio Pasquale ai 3, [p. 211 modifica]eppure si dovrebbe chiamar Luna di Marzo.

Nullaostante io non vorrò oppormi affatto a quelli che amassero meglio prender regola dalla Pasqua, potendo questa gran solennità servir di segno appunto per il popolo. Allora la regola sarà di chiamar sempre la Luna Pasquale, Luna di Marzo, e coi successivi Mesi le Lune seguenti (non le precedenti): Se la precedente Luna sarà la 13 in seguito di quella Pasquale, o di Marzo precedente, si dirà essa Luna Embolismica; come appunto succederebbe nell’anno entrante 1786: poichè nel 1785 essendosi fatta la Luna Pasquale, o di Marzo, ai 10 di Marzo; la 13 (anticipando 11 giorni) si fa li 28 Febbrajo 1786, e sarebbe Luna di Marzo. Ma perchè la Luna di Marzo è la Pasquale che si fa li 29 di Marzo, chiamerebbesi quella Luna embolismica, o intercalare.

Prendasi questo, o quel metodo, io non ho mai inteso il canone de’ Calendaristi: in quo completur, mensi Lunario detur.Fonte/commento: Pagina:Toaldo - Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici, Vol 3 - 1802.djvu/314 almeno riesce contrarissimo al senso del popolo, il quale vuol piuttosto che una Luna seguente prenda nome dal mese precedente: quel [p. 212 modifica]completurFonte/commento: Pagina:Toaldo - Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici, Vol 3 - 1802.djvu/314 (compimento della Luna), o s’intenda per il Tondo della Luna, o per il suo fine, porrebbe sempre la Luna, col nome nel mese seguente, o sia anticipato, e il popolo come dissi vuol tutto all’opposto. Certo sarebbe più ragionevole intendere doversi chiamar una Luna col nome di quel Mese in cui fa il Tondo, poichè in esso verrebbe a tenere una maggior parte de’ giorni (almeno ordinariamente); ma si danno in un mese due Tondi di Luna, ed allora bisognerà intercalare; sempre sia meglio tenere uno de’ metodi sopra dichiariti.

Resta a dire una parola della qualità fisica delle Lune, poichè il popolo pur insiste a volere che le Lune ne abbiano una, e v’è un senso, se il popolo lo conoscesse, in cui questa è un poco fondata. Ma il popolo vuole, che una Luna prenda una certa forza, o qualità occulta dal nome stesso del mese, e per questo combatte sul nome, e pretende che una Luna sia d’un dato mese, per lo più passato; fa freddo in Marzo? questa è la Luna di Febbrajo. Fa caldo in Settembre? questa è la Luna d’Agosto, come si voleva nel cadente anno, quando il caldo fortunatamente si fece sentire sin dopo la [p. 213 modifica]metà d’Ottobre, è questa un’idea vana, e veramente astrologica dandosi un’influenza fisica ad un nome.

Ma un pregiudizio di Fisica sparso nel popolo si trova però avere per lo più qualche sorgente reale. Hanno le Lune una qualità Fisica, una specie di carattere, che le fa essere piovose, ventose, asciutte, calde, fredde, ec. come l’esperienza lo fa vedere, quantunque non si possa dare una regola certa della loro successione, dipendendo quest’effetti in parte dal Sole, forse in parte dell’influenza de’ Pianeti in certe posizioni, le quali variano al ritorno delle Lune, in parte dalla Terra stessa, ch’è senza dubbio il Pianeta a noi più vicino, e perciò più efficace non essendo corpo solamente passivo, ma attivo; prescindendo non ostante da queste cause incerte, l’influenza della Luna, che separate da quella della Terra, supera in certo senso quella del Sole, e certamente quella di tutti gli altri Pianeti per la sua vicinanza, il nostro Ciclo delle 223 Lune, che consumano tutte le combinazioni di questo Satellite nostro nel giro di 18 anni, somministra una certa tal quale regola sperimentale sulla qualità delle Lune. Si è provato in [p. 214 modifica]quest’anno, quanto fedelmente, nei termini possibili riconduca le qualità delle stagioni, quantoFonte/commento: Pagina:Toaldo - Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici, Vol 3 - 1802.djvu/314 l’Inverno freddo asciutto prolungato, la Primavera fredda e lunga, la State tardiva, l’Autunno sereno e caldo, abbiano imitato le Stagioni da’ Cicli precedenti.

Ora si dee riflettere, che da un Ciclo all’altro le Lune posticipano di 11 giorni nel primo, di 22 nel secondo, di 33 nel terzo. Il popolo può ritenere una memoria confusa della stagione corsa nel primo, secondo, terzo Ciclo precedente; e può essere stata questa un’osservazione antichissima tradizionalmente nel popolo. Quindi, ecco perchè doveva dire nel Settembre prossimo, questa è la Luna d’Agosto; e diceva il vero; perchè realmente, già 54 anni al più, questa Luna 223 è caduta nel Mese di Agosto; lo stesso dovendosi dire delle altre. Almeno è questa una spiegazione ripetuta da un fondamento reale di questo, qualunque sia, volgar pregiudizio, ch’io per altro non intendo di difendere. Ho detto qualche cosa sopra questa Quistione nel Saggio Meteorologico. P. 1, Art. 9.

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Misura della Pioggia 1784.


 
Poll. lin. xme
Alba, Monferrato 
32 5 4
Anguillara 
29 10 3
Belluno 
33 3 0
Bergamo 
36 11 0
Brescia 
39 8 0
Bugliaco, Riviera di Salò 
35 1 4
Cocalio, Territorio Bresciano 
27 4 4
Casal Monferrato 
25 11 7
Conegliano 
43 3 8
Castelfranco 
35 9 0
Chiozza 
26 2 1
Este 
26 10 0
Firenze 
45 3 2
Feltre 
47 11 3
Fossombrone 
43 1 0
Genova 
38 0 0
Gorizia 
56 11 2
Mansuè Territorio Trivigiano 
42 11 9
Marostica 
40 9 3
Milano 
33 0 2
Tolmezzo 
73 0 1
Torino 
26 7 2
Trento 
40 7 6
Valdobbiadine 
48 0 2
Udine 
59 10 0
Vicenza 
43 7 8
Padova 
28 9 5
 

Note

  1. 19 anni Giuliani di giorni 
    365 h. 6. fanno
    Giorni 
    6939 h. 18. m.
     
    sec.
     
    19 anni Lunari di 12 Lune fanno 6732
     
    23.
     
    24. sec. 2
    Mancano dunque giorni 
    206
     
    17.
     
     
    circa.
    Questo difetto viene a formare sette Lune, colla differenza sola d’un’ora, 17 minuti, e 37 secondi, per cui, a capo di 19 anni anticipano, cadendo però allo stesso giorno. Se si prendesse la vera misura dell’anno Solare sopraddetta, le Lune realmente verrebbero a posporre di 2 ore; ma ciò nulla influisce per la presente questione.