Compiutamente mess'ho intenzione
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a cura di Guido Zaccagnini, Amos Parducci
XIII secolo
Questo testo fa parte della raccolta Rimatori siculo-toscani del Dugento
Morir meglio mi fora naturali,
pensando li martiri
ch’i’ ho patuto e pato nott’e dia,
con altre cose che non mi son ’guali
25de li miei desiri,
come compresi di voi, donna mia.
Non l’auso dir, che la mente ho raminga,
né da la lingua — no ’m pò pervenire,
potendomi salire — se v’è ’n piagenza,
30come l’aringhe fan contro a corenza.
A tale corso mi donao natura,
no mi n’posso partire:
partire me m’potesse voi dimora,
da ch’io ’n voi vegio tanta diritura
35di somma di savire,
che sovr’a l’altre vinde porto onora
Poi che m’avete tutto in vostra baglia,
ora vi caglia — di me, che v’ho fede,
prendendoven mercede —, se vo’ membra
40ch’io non fenisca com’la fior tembra.