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iv - betto mettefuoco | 183 |
V
CIOLO DELLA BARBA
Chiede a madonna, poiché è in tutto servo di lei,
che si mova a pietà del suo amore.
Compiutamente mess’ho intenzione
di forza e di podere
che d’una cosa ajíate disidranza:
di non far tanto ch’om’agia ragione
5di vedermi dolere,
perché nel mondo non corre un’usanza.
Che se Ventura de rota ha fermezza
in de l’altezza — di voi che mostrate,
in ciò considerate — ch’io son vostro,
10più che nel mio cantare non vi mostro.
Se non vi mostro le pene e la doglia
che per amor patisco,
temendo eo veo e sonde pauroso
ch’enver’di me non vi si sforzi voglia
15del penar ch’io norisco.
Inorando voi, sonde dubitoso;
ma so che possedete canoscenza,
di che s’agenza, — tutta benenanza:
onde la mia speranza — si conforta,
20com’fenice per rinovar s’amorta.