Compendio della dottrina cristiana/Catechismo maggiore/Parte quarta/Capo V
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Capo V.
Del santo sacrificio della Messa.
§ 1. - Della essenza, della istituzione e dei fini del santo sacrificio della Messa.
D. L’Eucaristia si deve considerare solamente come sacramento?
R. L’Eucaristia, oltre essere sacramento, è anche il sacrificio permanente della nuova legge, che Gesù Cristo lasciò alla sua Chiesa, da offrirsi a Dio per mano de’ suoi sacerdoti.
D. In che consiste, in generale, il sacrificio?
R. Il sacrificio, in generale, consiste nell’offerire una cosa sensibile a Dio, e distruggerla in qualche maniera per riconoscere il supremo dominio di lui sopra di noi e sopra tutte le cose.
D. Come si chiama questo sacrificio della nuova legge?
R. Questo sacrificio della nuova legge si chiama la santa Messa.
D. Che cosa è dunque la santa Messa?
R. La santa Messa è il sacrificio del Corpo e del Sangue di Gesù Cristo offerto sui nostri altari sotto le specie del pane e del vino, in memoria del sacrificio della Croce.
D. Il sacrificio della Messa è il medesimo della Croce?
R. Il sacrificio della Messa è sostanzialmente il medesimo della Croce in quanto lo stesso Gesù Cristo, che si è offerto sopra la Croce, è quello che si offerisce per mano dei sacerdoti, suoi ministri, sui nostri altari; ma in quanto al modo con cui viene offerto il sacrificio della Messa differisce dal sacrificio della Croce, pur ritenendo con questo la più intima ed essenziale relazione.
D. Quale differenza dunque e relazione vi è tra il sacrificio della Messa e quello della Croce?
R. Tra il sacrificio della Messa è quello della Croce vi è questa differenza e relazione; che Gesù Cristo sulla Croce si offrì spargendo il suo sangue e meritando per noi; invece sugli altari Egli si sacrifica senza spargimento di sangue e ci applica i frutti della sua Passione e Morte.
D. Quale altra relazione ha il sacrificio della Messa con quello della Croce?
R. Un’altra relazione del sacrificio della Messa con quello della Croce è che il sacrificio della Messa rappresenta in modo sensibile lo spargimento del sangue di Gesù Cristo sulla Croce; perchè in virtù delle parole della consacrazione si rende presente sotto le specie del pane il solo Corpo, e sotto le specie del vino il solo Sangue del nostro Salvatore; sebbene per naturale concomitanza e per l’unione ipostatica sia presente sotto ciascuna delle specie Gesù Cristo vivo e vero.
D. Non è forse il sacrificio della Croce l’unico sacrificio della nuova legge?
R. Il sacrificio della Croce è l’unico sacrificio della nuova legge, inquantochè per esso il Signore placò la Divina Giustizia, acquistò tutti i meriti necessari a salvarci, e così compiè da parte sua la nostra redenzione. Questi meriti però Egli ci applica pei mezzi da lui istituiti nella sua Chiesa, tra i quali è il santo sacrificio della Messa.
D. Per quali fini dunque si offre il sacrificio della santa Messa?
R. Il sacrificio della santa Messa si offerisce a Dio per quattro fini: 1.º per onorarlo come si conviene, e per questo si chiama latreutico; 2.º per ringraziarlo dei suoi benefizi, e per questo si chiama eucaristico; 3.º per placarlo, per dargli la dovuta soddisfazione dei nostri peccati e per suffragare le anime del purgatorio; e per questo si chiama propiziatorio; 4.º per ottenere tutte le grazie che ci sono necessarie, e per questo si chiama impetratorio.
D. Chi è che offre a Dio il sacrificio della santa Messa?
R. Il primo e principale offerente del sacrificio della santa Messa è Gesù Cristo, e il sacerdote e il ministro che in nome di Gesù Cristo offre lo stesso sacrificio all’Eterno Padre.
D. Chi ha istituito il sacrificio della santa Messa?
R. Il sacrificio della santa Messa lo istituì Gesù Cristo medesimo quando istituì il sacramento dell’Eucaristia; e disse che si facesse in memoria della sua Passione.
D. A chi si offre la santa Messa?
R. La santa Messa si offre a Dio solo.
D. Se la santa Messa si offre a Dio solo, perchè si celebrano tante Messe in onore della santissima Vergine e dei Santi?
R. La Messa celebrata in onore della Vergine e dei Santi è sempre un sacrificio offerto a Dio solo: si dice però celebrata in onore della santissima Vergine e dei Santi per ringraziare Dio dei doni che loro ha fatti e ottenere da Lui con la loro intercessione più abbondantemente le grazie di cui abbiamo bisogno.
D. Chi è partecipe dei frutti della Messa?
R. Tutta la Chiesa partecipa dei frutti della Messa, ma particolarmente: 1.º il sacerdote e quelli che assistono alla Messa, i quali si considerano uniti al sacerdote; 2.º quelli per cui si applica la Messa, che possono essere sì vivi che defunti.
§ 2. - Del modo di assistere alla santa Messa.
D. Quali cose sono necessarie per ascoltare bene e con frutto la santa Messa?
R. Per ascoltare bene e con frutto la santa Messa sono necessarie due cose: 1.º la modestia della persona; 2.º la divozione del cuore.
D. In che consiste la modestia della persona?
R. La modestia della persona consiste in modo speciale nell’essere modestamente vestito; nell’osservare silenzio e raccoglimento, e nello stare, per quanto si può, ginocchioni, eccettuato il tempo dei due vangeli, che si ascoltano stando in piedi.
D. Nell’ascoltare la santa Messa qual è il miglior modo di praticare la divozione del cuore?
R. Il miglior modo di praticare la divozione del cuore nell’ascoltare la santa Messa è il seguente:
D. Che cosa è la Comunione spirituale?
R. La Comunione spirituale è un gran desiderio di unirsi sacramentalmente a Gesù Cristo dicendo, per esempio: Signore mio Gesù Cristo, io desidero con tutto il cuore di unirmi a Voi adesso e per tutta l’eternità; e facendo i medesimi atti che si fanno avanti, e dopo la Comunione sacramentale.
D. La recita del Rosario o di altre orazioni durante la Messa impedisce di ascoltarla con frutto?
R. La recita di queste preghiere non impedisce di ascoltare con frutto la Messa, purchè si procuri per quanto si può di seguire l’azione del santo sacrificio.
D. È cosa ben fatta il pregare anche per gli altri nell’assistere alla santa Messa?
R. È cosa ben fatta il pregare anche per gli altri nell’assistere alla santa Messa: anzi il tempo della santa Messa è il più opportuno per pregar Dio per i vivi e per i morti.
D. Finita la Messa che cosa si dovrebbe fare?
R. Finita la Messa, si dovrebbe ringraziar Dio della grazia d’averci fatto assistere a questo grande sacrificio, e domandargli perdono delle mancanze che abbiamo commesso nell’assistervi.