Come talor di nobil pianta e bella
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Gio. Antonio Volpi
VIII1
Come talor di nobil pianta e bella,
Cui folgore scoscenda e tronco e foglie,
Serbasi un ramoscello, in cui s’accoglie
Tutto il valor, che già s’accolse in ella;
5Poscia nel caro sen madre novella
Tenero e frale a nutricare il toglie,
E dolci frutti in sua stagion ne coglie
Chi ’l trasmutò sotto migliore stella:
Così privo del padre il garzon forte
10A voi dal Ciel fu dato, e per voi crebbe,
Per voi s’accinse a disarmar la Morte;
Del vostro senno a’ puri fonti bebbe;
E tal divenne con sì fide scorte,
Che dell’offesa alla Nemica increbbe.
Note
- ↑ Per Dottore di medicina, il quale, mortogli il padre, fu dal suo Zio educato ed addottrinato.